Abbigliamento sportivo: il fatturato sale a 12,2 miliardi
Export a 5,8 miliardi nei primi 10 mesi del 2021, con un +20% sullo stesso periodo dell'anno prima. Secondo una ricerca dell'Università di Padova condotta per conto di Assosport, oggi sei aziende sportive italiane su dieci dirottano più del 10% del totale degli investimenti in progetti ecosostenibili

TREVISO. Per i produttori di abbigliamento, calzature e attrezzature sportive il 2021 si prospetta in crescita dell'8,4% sul 2020 per un fatturato aggregato pari a 12,2 miliardi di euro. Sono alcuni dati elaborati dal Cerved e presentati a Giavera del Montello (Treviso) nel corso dell'assemblea di Assosport, la sigla di categoria. Una crescita, è stato anche aggiunto, è attesa anche per il 2022 (+5,6%), con il valore totale dell'industria sportiva che toccherebbe quota 12,9 miliardi di euro (+2% rispetto all'epoca pre-Covid).
Relativamente alle esportazioni, dopo una flessione del 10% rilevato nel 2020, lo scorso anno ha fatto registrare una crescita espressa dall'importo di 5,8 miliardi registrato nei primi 10 mesi, con un +20% sullo stesso periodo dell'anno prima. Secondo una ricerca dell'Università di Padova condotta per conto di Assosport, oggi sei aziende sportive italiane su dieci dirottano più del 10% del totale degli investimenti in progetti ecosostenibili.
Per la categoria, ha rilevato la presidente, Anna Ferrino, «oggi si prospettano scenari positivi e ci aspettiamo che la ripresa per l'industria sportiva sia ancora più marcata rispetto a quanto saprà fare l'economia nazionale. Ci sono però - ha proseguito - grosse incognite da considerare, con l'aumento dei contagi da una parte e quello dei prezzi dall'altra, assieme alle difficoltà incontrate dalle catene di approvvigionamento a tenere il passo della ripartenza delle produzioni e della crescita del mercato».
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