Socrepes, ecco come sarà la cabinovia. Tanti fornitori italiani e una ditta turca
Le aziende in campo sono Anadolu Teleferik, Redaelli, Sosvi e Ropetec. Lima: «Un gruppo affiatato per vincere la sfida»

La turca Anadolu Teleferik, l’italiana Redaelli (parte del gruppo austriaco Teufelberger), la bellunese Sosvi di Ospitale di Cadore e la vicentina Ropetec sono i primi fornitori della cabinovia Apollonio-Socrepes.
Inizia a prendere forma il quadro delle società che contribuiranno alla realizzazione dell’impianto a fune ampezzano che collegherà il centro di Cortina alla ski area delle Tofane. Graffer, la società di engineering aggiudicataria dell’appalto olimpico di Simico, conferma le indiscrezioni sul nome della società turca che costruirà la cabine dell’impianto (come i modelli nelle foto sopra) che sarà la Anadolu Teleferik e suddivide i ruoli dei primi fornitori individuati per supportare l’associazione temporanea di imprese di cui fanno parte Dolomiti Strade ed Ecoedile.
«Abbiamo mandato in produzione i tirafondi, le maschere e i sostegni di linea (i piloni) in base al progetto», afferma Sergio Lima, direttore commerciale di Graffer. «Queste componenti sono state ordinate a seguito di un calcolo della linea che ci ha dato modo di definire le dimensioni dei piloni».
«A fare il progetto esecutivo son i progettisti che hanno vinto la gara con noi», prosegue Lima. «Sono un gruppo di realtà: una con sede a Roma, due dell’Aquila e una di Bolzano. Noi presenteremo il progetto esecutivo alle autorità di controllo e in questa fase stiamo terminando la parte che riguarda il calcolo della linea in base alle specifiche dei nostri materiali. Da contratto, abbiamo 40 giorni per terminarlo».
I fornitori principali
«In merito ai fornitori che faranno parte della squadra bisogna essere precisi», prosegue Lima. «Innanzitutto sono vari, ad esempio: i sostegni, e quindi i piloni, verranno realizzati da un fornitore italiano, la bellunese Sosvi. Le funi, invece, verranno comprate dall’italiana Redaelli. La turca Anadolu Teleferik produrrà solo le cabine, mentre gli azionamenti elettrici saranno realizzati da una ditta di Vicenza, la Ropetec».
«Per le pulegge», prosegue, «abbiamo individuato una ditta di Verona. Per quanto riguarda il motore e il riduttore, al momento dobbiamo ancora ordinarli».
Il gruppo di imprese
«Con Ecoedile e Dolomiti Strade si è creata un’ottima squadra», aggiunge il direttore commerciale di Graffer. «È gente preparata, con voglia di fare l’opera. Abbiamo già individuato i capi cantiere e i project manager che sono del nostro gruppo».
La bresciana Graffer è specializzata nella progettazione, revisione e manutenzione di sistemi di trasporto a fune per persone e materiali. Nello specifico, fino ad oggi la società si è dedicata alla progettazione, calcolo della linea ed installazione di sistemi di trasporto a fune ad agganciamento fisso come sciovie , seggiovie e cestovie.
La cabinovia Apollonio-Socrepes, quindi, sarà una novità per la società, che ha chiuso il bilancio 2024/2025 (al 30 giugno) con un fatturato pari a 16 milioni di euro, con un utile pari a circa 1 milione.
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