Olimpiadi 2026, tutti gli atleti veneti che puntano alle medaglie
Il Veneto a Milano Cortina 2026 con una folta rappresentanza di atleti e tecnici. Da Stefania Constantini a Davide Ghiotto, passando per hockey, sci alpino, snowboard e Paralimpiadi: ecco i nomi più attesi

Olimpiadi venete, veneti alle Olimpiadi. La regione sarà ben rappresentata anche a livello di atleti (e di tecnici) a Milano Cortina 2026. Proviamo oggi a disegnare quale potrà essere la squadra del Veneto per i Giochi che ritornano in Italia dopo vent’anni.
L’elenco dei probabili olimpici 2026 non può che cominciare con Stefania Constantini. La ragazza di Cortina è infatti la detentrice del titolo olimpico del doppio misto, titolo conquistato a Pechino 2022 con il trentino Amos Mosaner dopo aver vinto tutti gli incontri. Alle gare olimpiche del curling 2026 (che si svolgeranno nel rinnovato stadio olimpico di Cortina) ambiscono ad esserci anche altre due ragazze della Conca e del Team Constantini, Marta Lo Deserto e Giulia Zardini Lacedelli.

Rimanendo in ambito ghiaccio, oltre a Stefania Constantini c’è un altro ragazzo veneto che ha già assaporato il gusto dolcissimo di una medaglia olimpica: è il vicentino, specialista della velocità – pista lunga - Davide Ghiotto bronzo sui 10 mila metri a Pechino 2022 (e azzurro a PyeongChang 2018). Laureato in filosofia, Ghiotto vanta anche sette medaglie mondiali.

Per l’hockey, i nomi papabili sono quello dell’auronzano Marco De Filippo (portiere ad Asiago), di Marco Sanna, cadorino attaccante del Cortina, di Luca Zanatta, difensore del Cortina. Più d’uno, poi, sono gli altopianesi dell’Asiago che sognano di essere a Milano Cortina 2026. Su tutti Gregorio Gios.
Nell’hockey femminile dovrebbe esserci la zoldana Mia Campo Bagatin, ma attenzione anche ad Aurora De Fanti e Olivia De Bortoli.

Per concludere la panoramica del ghiaccio, nel pattinaggio artistico potrebbe essere in azzurro a Milano Cortina 2026 Filippo Ambrosini, il vicentino di Asiago che gareggia in coppia con la lombarda Rebecca Ghilardi.
Nello sci di fondo, le cui gare si svolgeranno in Val di Fiemme, dovrebbero esserci Elia Barp, finanziere di Trichiana, classe 2002, e la cortinese Anna Comarella, classe 1997. Accanto a loro potrebbe trovare spazio anche la giovanissima (classe 2004) Iris De Martin Pinter.
Nello sci alpino, le cui gare femminili si svolgeranno sull’Olympia delle Tofane, può giocarsi qualche carta la vicentina di Enego Asja Zenere, ormai stabilmente in Coppa del mondo per quanto riguarda il gigante, specialità nella quale più volte è andata a punti anche in questa annata. Pensare ad altri atleti “papabili” non è semplicissimo. Sarebbe un sogno gareggiare sulla pista di casa per Ambra Pomarè, nella scorsa stagione laureatasi campionessa italiana Giovani sia in slalom sia in gigante. Stesso discorso per il padovano (cresciuto agonisticamente a Cortina) Stefano Pizzato.

Per quanto riguarda lo sci alpinismo, alle gare che si svolgeranno in Valtellina sta facendo un pensiero la comeliana (che da qualche anno vive proprio in Valtellina) Alba De Silvestro: ai Giochi le gare in programma sono la sprint (che la ragazza di Padola non ama) e la staffetta mista, disciplina nella quale insieme al marito Michele Boscacci ha ottenuto risultati non da poco. Più difficile pensare a una convocazione per il vicentino Matteo Sostizzo ma … sognare si può.
Sognare possono, eccome se possono, anche le snowboarder Lucia Dalmasso ed Elisa Caffont. Sognare di vestire l’azzurro ma anche qualcosa di più. Per entrambe le due ultime stagioni sono state di altissimo livello: la falcadina Dalmasso ha vinto due gare di Coppa del Mondo, la cavarzanese Caffont si è laureata poche settimane fa campionessa del mondo del tema event (con il livignasco Maurizio Bormolini).

Nel freeski, occhi puntati sul giovanissimo veneziano del Lido (classe 2003) Leonardo Donaggio che ha già partecipato a un’Olimpiade, quella di Pechino 2022, conquistando un grande quinto posto nel big air.
Voglia di seconda partecipazione ai Giochi anche per Mattia Gaspari, l’ampezzano delle Fiamme Azzurre specialista dello skeleton, già in azzurro a Pechino 2022. La nuova pista di Cortina dista poche decine di metri da casa sua…
Ha già vestito l’azzurro ai Giochi (2014 e 2018) e vuole rivestirlo, infine, Tommaso Leoni, il vicentino del Centro sportivo Esercito specialità dello snowboardcross.

Ultime, ma non ultime, le Paralimpiadi, che si svolgeranno per gran parte a Cortina. Il faro della spedizione azzurra dello sci alpino è il cadorino di San Vito René De Silvestro che ai Giochi ha vinto un argento e un bronzo, entrambi a Pechino 2022. Sempre nello sci alpino cercherà di guadagnarsi un posto per le Olimpiadi Luca Palla, esperto atleta di Livinnallongo del Col di Lana, mentre nel curling saranno sicuri protagonisti (hanno già il pass) l’ampezzana Angela Menardi e il cadorino di Matteo Ronzani.
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