Olimpiadi, ecco come sarà il villaggio olimpico di Cortina

In questa fase le maestranze sono concentrate sulla realizzazione degli impianti e dei frazionamenti dei locali.  Alcuni moduli abitativi sono già stati rivenduti a terzi in altre regioni d’Italia come Toscana e Trentino-Alto Adige. Le grandi strutture avranno cucine, sale, ambulatori, uffici e aree per la preghiera

Alessandro Michielli
Il villaggio olimpico di Cortina
Il villaggio olimpico di Cortina

Il villaggio olimpico di Cortina, con la realizzazione degli impianti nelle grandi strutture di accoglienza, si avvia verso la fase finale delle lavorazioni principali.

Dopo aver ultimato la maggior parte delle opere riguardanti le casette dove alloggeranno gli atleti, oggi le maestranze si stanno concentrando sul frazionamento dei locali e la realizzazione degli impianti nei capannoni montati dalla ditta olandese Losberger De Boer, che proprio ieri ha concluso le sue lavorazioni.

Gli ultimi edifici realizzati sono due capannoni costruiti su 4 livelli (2.400 mq ogni livello) dove verranno realizzati ambulatori, palestra, area antidoping e area preghiere. Ospiteranno anche gli uffici per le varie Federazioni sportive.

Come è fatto il villaggio

Le 377 mobile home sono disposte a Fiames su un unico livello e collegate da una rete di passerelle sopraelevate che consentono il collegamento tra le abitazioni e gli edifici per i servizi (mensa, aree ricreative, direzione). Sul lato posteriore e sotto i moduli abitativi sono invece visibili gli impianti idraulici ed elettrici, in larga parte ultimati.

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Le unità ospiteranno camere doppie con bagno, di cui il 50% accessibili a persone con disabilità motorie. Tutti gli spazi sono progettati senza barriere architettoniche, per garantire autonomia e piena accessibilità a tutti.

A ottobre, poi, inizieranno gli allestimenti degli interni curati da Fondazione Milano Cortina. «I lavori del villaggio olimpico sono in linea con il cronoprogramma», afferma un rappresentate della ditta operante in cantiere.

«Stiamo ultimando i capannoni dal punto di vista strutturale. Internamente, invece, li stiamo definendo in questo momento per quanto riguarda il frazionamento degli spazi. Poi ci stiamo concentrando sulla realizzazione dei vari impianti, quindi elettrico ed idraulico. In questi giorni partiremo anche con gli impianti di riscaldamento, che dovrebbero essere ultimati entro metà ottobre».

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«Viabilità interna ok»

«Per quanto riguarda l’urbanizzazione del villaggio», prosegue, «anche qui siamo molto avanti: la parte nord è quasi del tutto ultimata, manca l’area al centro dove in questo momento i mezzi stanno movimentando i materiali. Siamo quindi tranquilli, anche se si tratta di una fase concitata, con il personale in cantiere incrementato: al momento il numero oscilla tra le 70 e le 90 unità».

«Ora che la società olandese ha concluso la sua parte», continua, «siamo 28 persone in meno. Da oggi, però, subentrano nuove aziende per proseguire con gli impianti: quello fognario e meccanico sono stati completati, in questi giorni stanno montando il depuratore che ultimeranno questo venerdì. Quindi il collegamento alla rete fognaria esistente è stato finito».

«Casette già vendute»

Una parte delle casette in legno che ospiteranno gli atleti olimpici e paralimpici sono già state rivendute in varie regioni d’Italia (Toscana e Trentino-Alto Adige) e verranno utilizzate per diverse attività.

 

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Non c’è dubbio, quindi, che alla fine della manifestazione, i moduli verranno smantellati anche se questo lascia l’amaro in bocca la commissario di Governo Saldini: «Alcune casette sono già state rivendute», afferma Fabio Massimo Saldini. «Noi le abbiamo noleggiate, come le altre strutture, certo che guardando quanto fatto nel villaggio e la qualità del lavoro svolto, provo un po’ di dispiacere a pensare che è tutto transitorio». —

 

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