Cortina, una mostra tra le due Olimpiadi: dal 1956 al 2026 un viaggio tra sport e montagna

A Longarone Fiere Dolomiti, la mostra “Sport e montagna tra tradizione e innovazione” racconta il legame tra Cortina 1956 e Milano Cortina 2026. Aperta fino al 31 agosto, ingresso gratuito

La redazione
Cortina, un viaggio tra due Olimpiadi: la mostra “Sport e montagna” aperta fino al 31 agosto
Cortina, un viaggio tra due Olimpiadi: la mostra “Sport e montagna” aperta fino al 31 agosto

Un ponte tra passato e futuro, tra la storica edizione invernale del 1956 e quella ormai imminente del 2026: è questo lo spirito della mostra “Sport e montagna tra tradizione e innovazione – Cortina d’Ampezzo. Le due Olimpiadi”, ospitata negli spazi di Longarone Fiere Dolomiti e aperta gratuitamente al pubblico ogni giorno fino al 31 agosto, dalle ore 10 alle 18.

La mostra 

L’esposizione, fortemente voluta dalla Regione del Veneto e realizzata da Fondazione Cortina in collaborazione con il sistema Camerale Veneto e il supporto di Venicepromex, segna la prima tappa di un percorso itinerante che porterà l’atmosfera olimpica in giro per le città del Veneto in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026.

Curata dall’architetto Ugo Soragni, la mostra si snoda attraverso sei ambienti tematici, dove installazioni multimediali immersive si alternano a reperti storici di grande fascino e valore simbolico. Tra i pezzi più significativi: la fiaccola originale del 1956, concessa dal Comune di Valle di Cadore, una riproduzione di quella dei Giochi 2026, e un bob d’epoca degli anni Cinquanta appartenente alla collezione privata di Luigino Grasselli, già presidente del Bob Club Cortina.

A completare il percorso, poster e fotografie d’archivio, plastici e progetti degli impianti sportivi in corso di rinnovamento, ma anche indumenti da gara appartenuti ad alcuni grandi campioni, come Roberto Zandonella, oro olimpico a Grenoble 1968 insieme a Eugenio Monti. “Quando ho saputo della mostra, ho voluto subito partecipare. Quegli indumenti rappresentano momenti unici della mia carriera. Spero che chi visiterà l’esposizione possa condividere un po’ di quell’emozione che noi abbiamo vissuto,” ha commentato l’ex bobbista bellunese.

Divulgazione e partecipazione 

Il pubblico potrà anche immergersi in una suggestiva selezione di cinegiornali e filmati dell’Istituto Luce, che raccontano la Cortina degli anni Cinquanta, tra sport, mondanità e turismo d’élite, in un’atmosfera che appare oggi quasi sospesa nel tempo.

“La mostra vuole essere uno strumento di divulgazione e partecipazione, per coinvolgere i cittadini nel cammino verso Milano Cortina 2026”, ha spiegato Stefano Longo, presidente di Fondazione Cortina. “È un’occasione per riflettere sul significato profondo dei Giochi, come momento di incontro, crescita e memoria condivisa”.

Per il curatore Ugo Soragni, la mostra è solo l’inizio: “Questo lavoro è un preludio a un futuro museo olimpico che Cortina merita di avere. Un luogo permanente dove conservare, studiare e raccontare il patrimonio olimpico delle Dolomiti, arricchito da una biblioteca e da un archivio storico. Non solo celebrazione, ma anche centro di ricerca e identità culturale per una località che entrerà per la seconda volta nella storia dei Giochi invernali.”

L’iniziativa, accessibile gratuitamente, rappresenta non solo un’occasione di arricchimento culturale, ma anche un passo concreto verso la valorizzazione dell’identità olimpica del territorio.

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