Stop alle attività ad alto rischio: ecco come cambia l’alternanza scuola-lavoro
La decisione del Consiglio dei ministri cambia le regole per i Pcto. Tra le novità anche la copertura assicurativa estesa al tragitto casa-azienda

Mai più nuovi casi Lorenzo Parelli. Gli studenti impegnati nell’alternanza scuola lavoro ( o Pcto) non potranno più svolgere attività ad alto rischio. È quanto prevede il provvedimento approvato martedì dal Consiglio dei ministri, che ha come obiettivo primario garantire che non si verifichino più casi analoghi a quello dello studente 18enne del Bearzi di Udine morto durante l’ultimo giorno di stage presso la Burimec di Lauzacco, nel gennaio 2022. Scuole e aziende dovranno dunque rivedere le convenzioni e assicurarsi che tali attività ad alto rischio siano escluse dai progetti formativi.

«La formazione scuola-lavoro deve rappresentare un'occasione di crescita, non di rischio», ha commentato così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
Quali sono le attività ad alto rischio?
In base al Testo unico sulla sicurezza le attività aziendali sono classificate in base tre livelli di rischio: rischio basso, rischio medio e rischio alto. Il livello di rischio alto vietato dal nuovo provvedimento si riferisce però al documento di valutazione dei rischi redatto da ogni singola azienda.
Le altre novità del decreto
Lo stop alle attività ad alto rischio non è l’unica novità presente nel provvedimento emanato dal governo. Da ora in avanti, infatti, gli studenti impegnati nei pcto saranno coperti dall’assicurazione Inail anche per eventuali incidenti occorsi nel tragitto tra la loro casa e il luogo di lavoro. Ciò fino a oggi non avveniva.
Contestualmente, sono anche stati previsti progetti nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi sull’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro. Questi incontri saranno gestiti dall’Inail.
La carta di Lorenzo
Proprio in memoria di Lorenzo Parelli, nel 2023 è nata la Carta di Lorenzo, un manifesto che punta a diffondere la cultura della prevenzione partendo da un concetto fondamentale: la centralità dello studente, che non può in alcun modo essere equiparato a un normale lavoratore.
Il documento, sottoscritto in un primo momento dai genitori di Lorenzo, Dino Parelli e Maria Elesa Dentesano e la Regione Friuli Venezia Giulia, insieme a scuole, imprese, sindacati e altre istituzioni, successivamente è stato firmato anche dal presidente di Confindustria nazionale Emanuele Orsini.
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