Riforma parrucchieri, nuove figure professionali e stretta sull’abusivismo: ecco cosa cambia
La nuova legge aggiorna la normativa del 2005 per parrucchieri ed estetisti: onicotecnico, truccatore tecnico e specialista in estetica oncologica diventano figure regolamentate, con percorsi formativi obbligatori, esami di abilitazione e sanzioni più severe per chi lavora in nero

Dopo 25 anni, il settore dei parrucchieri e degli estetisti in Italia si prepara a una profonda trasformazione. Il senatore di Fratelli d’Italia, Renato Ancorotti, ha depositato un nuovo disegno di legge che aggiorna la normativa in vigore dal 2005, introducendo nuove figure professionali, percorsi formativi obbligatori e una stretta senza precedenti contro chi lavora in nero o senza i requisiti necessari.
Accesso alla professione
Tra le principali novità della riforma c’è il riconoscimento ufficiale di figure professionali già diffuse nei saloni di bellezza.
L’onicotecnico, specialista nella cura e ricostruzione delle unghie, e il truccatore tecnico, che comprende gli esperti di ciglia, sopracciglia, make-up, extension e laminazione, entrano di diritto nel panorama delle professioni regolamentate.
Viene inoltre introdotta la figura dello specialista in estetica oncologica, pensata per offrire supporto estetico a pazienti in trattamento o in convalescenza da patologie oncologiche o ematologiche, un ruolo che richiede almeno tre anni di esperienza nel settore.
Un cambiamento cruciale riguarda l’accesso alla professione: non sarà più sufficiente possedere una qualifica, ma per esercitare sarà necessario superare un esame di abilitazione. Potranno accedervi coloro che hanno frequentato un corso biennale o triennale di circa 900 ore, chi ha maturato un anno di esperienza qualificata a tempo pieno presso un’impresa del settore, oppure chi ha lavorato per tre anni come dipendente, collaboratore familiare, socio lavoratore o titolare. Anche chi ha completato un anno di apprendistato potrà sostenere l’esame.
Le Regioni avranno il compito di aggiornare i programmi formativi, inserendo nuove materie come cosmetologia e chimica, anatomia e fisiologia, utilizzo di apparecchi elettromeccanici e nozioni di marketing, così da garantire una preparazione completa e adeguata alle esigenze moderne del settore. I corsi per le nuove figure professionali dovranno avere una durata minima di 600 ore.
Stretta sull’abusivismo
Il disegno di legge prevede inoltre sanzioni molto più severe contro chi lavora senza i requisiti richiesti. Per gli estetisti abusivi le multe passeranno da un minimo di 5.000 a un massimo di 50.000 euro, con possibile sospensione dell’attività da uno a due anni, mentre per i parrucchieri abusivi le sanzioni varieranno tra 3.000 e 10.000 euro. Nei casi più gravi sarà possibile procedere anche sul piano penale, rafforzando così la lotta contro l’abusivismo, fenomeno diffuso nel settore.
Non mancano però nuove opportunità per i professionisti. La riforma introduce infatti il cosiddetto “diritto di poltrona”, che consente ai titolari di saloni di concedere in affitto poltrone o cabine a terzi, a condizione che chi le utilizza rispetti tutti i requisiti previsti dalla legge. Si tratta di una misura che punta a favorire flessibilità e collaborazione tra professionisti, mantenendo però alti gli standard di qualità e sicurezza per i clienti.
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