Espulso da Israele, don Nandino Capovilla torna a Marghera: «Mobilitiamoci per Gaza»

Il parroco della Cita: «Nelle sette ore in cui io sono stato trattenuto nell'aeroporto di Tel Aviv ho calcolato che ci sono stati 400 bambini morti o feriti»

Mitia Chiarin
A destra don Nandino Capovilla (foto Lorenzo Pòrcile)
A destra don Nandino Capovilla (foto Lorenzo Pòrcile)

«Dovrò ora comperare un nuovo telefonino». Non ha perso l'ironia don Nandino Capovilla, tornato ieri (12 agosto) a Marghera dopo l'espulsione da Israele.

Il parroco della Cita ha organizzato oggi una conferenza stampa per ribadire il concetto: «Io sono stato espulso da Israele e con dolore ammetto che probabilmente ci vorrà molto tempo prima di poter di poter tornare dopo vent'anni di pellegrinaggi di giustizia in Palestina. Sono stato trattenuto, vero, ma ci sono migliaia di persone che tutti i giorni a Gaza non hanno libertà. Sono stato espulso ma migliaia di persone tutti i giorni vengono espulse dalla loro terra. Nelle sette ore in cui io sono stato trattenuto nell'aeroporto di Tel Aviv ho calcolato che ci sono stati 400 bambini che sono morti o sono stati feriti. Tutto è evidente sotto i nostri occhi».

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Su cosa bisogna fare ora, il sacerdote assieme al gruppo di Pax Christi non ha dubbi: «Occorre continuare a riempire la Palestina della nostra presenza tenendo gli occhi aperti e documentando questa gravissima situazione». E poi boicottare Israele

L'invito al governo italiano è quello di sospendere ogni rapporto commerciale con Israele E questo vale anche per i rapporti in corso degli enti locali quindi regione e comune.

Il sacerdote veneziano ha anche ricordato che lui è stato espulso come pericolo per Israele mentre pende un ordine di carcerazione nei confronti di Bibi Netanyahu che nessuno ha attuato nei suoi confronti.

Don Nandino ha confermato di non aver firmato l'atto di diniego all'ingresso del Paese nonostante le insistenti richieste delle forze di sicurezza e ha invitato le persone a mobilitarsi per Gaza.

Un primo presidio ci sarà domani (giovedì 14) nel centro di Mestre e il 30 luglio ci sarà un appuntamento alla mostra del cinema di Venezia durante la proiezione di un film su Gaza.

Decine di persone hanno affollato la conferenza stampa nella parrocchia della Cita, scandendo con gli applausi gli interventi e tenendo tra le mani lattine di bibite con la scritta Gaza. Don Capovilla ha anche annunciato che in caso di inasprimento con decreto legge delle norme di sicurezza in Italia, in particolare evitando le manifestazioni pro Palestina lui sarà obiettore di coscienza e quindi continuerà a manifestare.

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