Nasce “Garda Unico”, tre regioni insieme per catturare i turisti americani e scandinavi. E svecchiare

Veneto, Lombardia e Trentino-Alto Adige uniscono le forze con un investimento triennale di 900 mila euro e un portale unico di promozione, l’obiettivo è attrarre nuovi mercati, prolungare la stagione turistica e migliorare la qualità dell’offerta

Sofia Pegoraro
“Garda Unico”: tre regioni insieme per un turismo sostenibile e di qualità sul lago di Garda
“Garda Unico”: tre regioni insieme per un turismo sostenibile e di qualità sul lago di Garda

Per il turismo sul lago di Garda, l’unione fa la forza. È questo l’approccio adottato dalle amministrazioni di Veneto, Lombardia e Trentino-Alto Adige, le tre regioni che si affacciano sul lago più grande d’Italia. Da gennaio 2025, il progetto “Garda Unico” punta a superare la frammentazione promozionale per attrarre investimenti più efficienti, concentrando gli sforzi su iniziative di maggiore portata.

Il turismo sul Garda si registra in continua crescita, in particolare lungo la sponda veneta. Negli ultimi dieci anni gli arrivi sono aumentati del 27%. Secondo i dati Istat, riportati da Legambiente, la parte veneta ha registrato +32% negli arrivi, segue la Lombardia con +23%. Ultima la sponda trentina con +19%. Alla richiesta sempre maggiore di infrastrutture e servizi deve unirsi una visione comunitaria per offrire un’esperienza più efficiente ai turisti, ascoltando anche la voce di chi queste terre le abita tutti i giorni. Nei quattro mesi estivi le presenze sul lago arrivano a oltre 18 milioni su una popolazione residente di 190mila.

L’obiettivo del progetto “Garda Unico” è rafforzare l’immagine complessiva del lago, valorizzando ogni area secondo le esperienze che la caratterizzano. Per le regioni promotrici del progetto, se considerata come una regione autonoma, il Garda si posizionerebbe al settimo posto in Italia per numero di arrivi turistici e presenze.

“Garda Unico” nasce con l’obiettivo di presentare il lago come unica grande meta, investendo per tre anni 900mila euro, tra Regione Veneto, Lombardia e Trentino. Verranno impiegati Fondi di confine, che per l’assessore al Turismo della Regione Veneto Federico Caner “sono pochi per realizzare tutto quello che abbiamo in mente. Abbiamo richiesto un aumento di quota, vedremo come risponderanno”.

Promozione unitaria verso nuovi mercati

Gli sforzi delle amministrazioni per una gestione comune dei territori si concentrano anche nella “Promozione unitaria del lago di Garda”, una nuova strategia di comunicazione presentata a Malcesine.

Sirmione, il borgo sul Lago di Garda
Sirmione, il borgo sul Lago di Garda

Un passo in avanti per guardare anche verso mercati diversi: “Stiamo cercando di diversificare rispetto ai soliti mercati tedeschi che ora non se la passano bene economicamente. Il nuovo obiettivo sono i turisti dagli Stati Uniti e dai paesi Scandinavi” spiega Caner. Per l’assessore, si esploreranno due mercati nuovi, entrambi che coinvolgono turisti alto spendenti. “I turisti del nord Europa possono permetterci di allungare le stagioni oltre l’estate dato che sono abituati a temperature più rigide ma una promozione efficace deve per forza essere unitaria”, specifica Caner.

Stesse tendenze, nuovo portale

Oltre alla nuova alleanza restano le differenze. La costa est - con ad esempio Bardolino, Garda, Lazise - resta centrale per gli appassionati di vino e degustazioni. Desenzano e Sirmione invece - situate nella costa sud - mantengono un valore culturale importante, grazie al castello di Desenzano e il centro termale di Sirmione. Anche nella costa ovest - dove si trova Salò, Toscolano Maderno, Gardone Riviera - si possono trovare tour storici ed enogastronomici, in aggiunta a qualche attività outdoor: giri in bici ed escursioni.

Il punto più a nord del lago - con Riva del Garda e Torbole - è ancora il più famoso per sport acquatici come windsurf, kitesurf e vela. Per coniugare queste tendenze al meglio - “per un turista che non conosce confini” sottolinea Caner - la scommessa di marketing sta in un portale di gestione più efficiente: “Creeremo un sito unico di promozione con un nuovo sistema dove inserire tutte le informazioni che riguardano il lago. La speranza è che una gestione chiara per il turista abbia impatti positivi anche sulla vita degli abitanti”.

I turisti di domani

Più problematica risulta l’organizzazione della vita notturna, fra il tentativo di accogliere “i turisti di domani” senza far arrabbiare i residenti di oggi. Dopo qualche locale chiuso fra Lonato e Desenzano arriva lo stop alla musica oltre la mezzanotte a Bardolino, nella discoteca “Shibuia”.

Se il turismo sul lago di Garda è cresciuto negli anni, è perché i giovani che venivano in vacanza si sono divertiti e, una volta adulti, hanno scelto di tornare con le famiglie. Imponendo eccessive restrizioni, rischiamo di compromettere il futuro economico del territorio”, sostiene su Veronaeconomia Paolo Artelio, presidente di Destination Verona & Garda Foundation, Fipe-Silb di Confcommercio Verona, organizzazione leader del settore dell’intrattenimento serale e notturno.

Quale futuro?

“Troppi turisti in troppo poco spazio significano meno vivibilità per chi ci abita, servizi al limite della capacità, squilibri economici crescenti e un ambiente sempre più fragile” dichiarano Luigi Lazzaro, Barbara Meggetto e Andrea Pugliese, rispettivamente presidenti di Legambiente Veneto, Lombardia e Trento.

Con “dieci azioni prioritarie” Legambiente cerca di sensibilizzare le amministrazioni: “La mobilità, la regolamentazione e diversificazione dell’offerta turistica e il coinvolgimento attivo dei residenti mediante strumenti di confronto e partecipazione. Nell’area gardesana c’è l’urgenza di promuovere uno sviluppo sostenibile dei territori lacustri attraverso interventi in questi tre ambiti chiave”.

L’obiettivo mobilità sostenibile è condiviso anche dall’assessore Caner: “La navigazione deve dare una risposta sia in termini di flussi turistici sia a chi abita. Il tema da affrontare è togliere il traffico attorno al lago di Garda perché vogliamo più turisti di qualità e meno in termini di quantità. Lavorare come “Garda Unico” ci aiuta a capire meglio come i turisti si muovo attorno al Garda”.

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