Omicidio fuori dalla discoteca a Castelfranco, due arrestati: ecco chi sono

Sette i denunciati per la rissa sfociata nella tragedia. Individuato il probabile responsabile dell’accoltellamento, ha solo 19 anni; un altro ragazzo riconosciuto come suo sodale, ma non accusato di complicità. La ricostruzione degli investigatori e l’interrogatorio

Marco Filippi

 

Due arresti: uno per omicidio, tentato omicidio, rissa aggravata e porto di armi; l’altro per rissa aggravata, lesioni personali e porto di armi. Più altri sette indagati per rissa aggravata. Le indagini dei carabinieri, coordinate dal sostituto procuratore Giulio Caprarola, sono subito partite con il piede giusto grazie all’immediata individuazione dei due giovani di origine magrebina che hanno aggredito a coltellate la vittima e i suoi amici.

Gli arrestati sono Badre Rouai, classe 2006 di Montebelluna, accusato di omicidio, e Taha Behnami, classe 2003 di Montebelluna, con un permesso di soggiorno provvisorio, arrestato per rissa. Sono stati trovati a cento metri di distanza dall’aggressione poco dopo l’arrivo dei carabinieri. A pochi metri è stato subito trovato e sequestrato un coltello con la lama insanguinata. I militari dell’Arma hanno cercato a lungo, nella giornata di ieri, nell’area attorno alla zona dove è avvenuta l’aggressione, anche la seconda lama, di cui si è disfatto uno dei due aggressori.

Lasciati in cella poi interrogati

I due giovani sono stati portati immediatamente nella caserma della compagnia dell’Arma di Castelfranco, in via don Ernesto Bordignon, e sono stati messi in una cella di sicurezza dalle 4 dell’altra notte. Per tutta la giornata sono rimasti in cella, senza venire a contatto con gli altri ragazzi presenti alla rissa, in attesa di essere interrogati formalmente dal sostituto procuratore Giulio Caprarola. Rouai e Behnami sono stati sentiti in serata. Assistiti dagli avvocati Marco Venturino e Paola Miotti, entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. La Procura contesta loro i reati di omicidio volontario e rissa.

Secondo testimonianze raccolte sul posto, i due avrebbero teso un agguato al gruppo di giovani con i quali avevano avuto un alterco in discoteca. Motivi futili, legati ad un’occhiata di traverso, seguita da insulti, probabilmente, per un posto occupato da uno dei due gruppi. I carabinieri hanno sentito anche giovani che appartenevano al gruppo che è stato aggredito all’esterno del parcheggio della Baita al Lago denunciandone sette.

Le macchine «parlano»

Su disposizione della Procura, sono state sequestrate le loro due auto, a bordo delle quali sono stati trasportati al San Giacomo di Castelfranco la vittima Cristea e Bortolami. All’interno degli abitacoli delle due Fiat Punto, una bianca ed una grigio scura, c’erano sedili e indumenti sporchi di sangue. In una delle due auto, sul tappetino anteriore, lato passeggero, c’era una bottiglia vuota di amaro Montenegro.

Ai giovani che hanno soccorso i feriti e a quelli coinvolti nell’aggressione sono stati sequestrati gli indumenti macchiati di sangue. Nel corso della giornata, la caserma dell’Arma di via don Ernesto Bordignon è stata meta di genitori dei giovani coinvolti nell’aggressione, molti dei quali preoccupati per le loro sorti. Alcuni non hanno nascosto nervosismo e si sono scagliati contro giornalisti e fotografi. La sorte dei due giovani arrestati si è decisa nella tarda serata di domenica. Uno dei due, Badre Rouai, frequenta l’istituto alberghiero Maffioli, dov’è noto tra gli studenti con il soprannome “Bad”.

 

 

 

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