Il Nord Est che ribolle: ma quanto durerà? Ecco la mappa e i grafici delle città più calde

Friuli Venezia Giulia e Veneto nella morsa del caldo africano. Sollievo solo nel weekend con temporali e crollo termico. I medici: «Seguite il decalogo»

Daniela Larocca

Ore 8.30. Il sole picchia già forte e il termometro segna già temperature sopra i 25 gradi. L’aria è già calda, c’è chi si rifugia in case con l’aria condizionata e chi scherma tutte le finestre. Non va meglio più tardi. Ore 22. L'aria è ferma e irrespirabile. Il termometro dell'auto segna 30 gradi. 

Sono le settimane più torride dell’estate e tutto il Nord Est, con Trieste e Venezia città bollino rosso per il caldo, si trova stretto nella morsa dell’anticiclone africano “Pluto”. Un’ondata di calore che non fa sconti, nemmeno a chi cerca rifugio sulle colline o lungo le rive dell’Adriatico. Ma quanto durerà questa estate “estrema” che sembra non voler finire mai? Secondo i meteorologi, la svolta potrebbe arrivare solo nel fine settimana.

Il climatologo: «A giugno caldo intenso anomalo, a Nord Est si annuncia un’estate torrida»
La redazione
Il climatologo Antonello Pasini

“Fino a venerdì – spiegano gli esperti – il caldo resterà protagonista assoluto, con punte che potranno ancora superare i 40 gradi e notti tropicali.” Poi, tra sabato e domenica, il cielo dovrebbe cambiare volto: correnti più fresche dall’Atlantico potrebbero irrompere sulla pianura, portando temporali improvvisi, raffiche di vento e un calo delle temperature anche di dieci gradi.

Un sollievo atteso da molti, anche se la tregua potrebbe essere solo temporanea. “Dopo questa rottura – avvertono i previsori – luglio proseguirà con un clima ancora caldo, ma più variabile, e non si escludono nuovi picchi nelle prossime settimane.”

Le temperature medie

Negli ultimi cinque giorni la temperatura media nelle ore diurne in Friuli Venezia Giulia e in Veneto si è attestata sui 32-34 gradi. A Udine, ad esempio, le giornate hanno visto la colonnina di mercurio salire costantemente, sfiorando i 34°C, un dato che, se letto alla luce delle analisi climatiche a lungo termine, rivela una tendenza preoccupante: il capoluogo friulano è tra le città italiane che hanno registrato il maggior aumento della temperatura media estiva negli ultimi 50 anni, ben 4,1 gradi. Un destino condiviso da Trieste, dove la massima estiva è cresciuta di ben 6,5 gradi, e Gorizia, con un incremento di 5,3 gradi, e Pordenone, che ha visto le sue massime estive aumentare di 4,3 gradi.

Il Veneto non è stato da meno, con Verona che ha spesso dominato la scena dei capoluoghi più caldi, registrando massime tra i 37°C e i 38°C. Padova e Rovigo hanno seguito a ruota, con temperature costantemente sopra i 34°C, mentre Venezia, pur beneficiando in parte della sua posizione costiera, ha comunque superato i 30°C in ogni giornata ed è spesso finita nella classifica delle città da bollino rosso in Italia.

Se l'Europa sta vivendo la sua prima grande ondata di calore dell'estate 2025, con punte di 42 gradi, il Friuli Venezia Giulia e il Veneto ne sono stati testimoni diretti. La persistenza di queste temperature elevate solleva interrogativi sulla gestione del caldo, sulla salute pubblica e sulle strategie di adattamento a un clima che, come i dati storici dimostrano, sta cambiando rapidamente e inesorabile.

Le previsioni

E ora la domanda che si fanno tutti? Quanto durerà? Un sollievo da bassa pressione arriverà solo il 5 luglio. Anche nel resto del mondo la situazione è difficile: in Cina in zone interne si sono superati i 47 gradi, in Siberia, dopo mesi di alte temperature, sfiorati i 40. In Europa la Grecia è colpita dai roghi. La Terra trattiene molto più calore di quanto i modelli avevano previsto finora. Per invertire la rotta, dicono sempre i ricercatori, servirebbero scelte politiche drastiche: al contrario però gli Usa accelerano sui combustibili fossili e l’Ue dedica più fondi al riarmo sottraendoli al green.



Il 2025

Il 2025 al momento è al terzo posto fra gli anni più caldi di sempre: «La sensazione è che non raggiungeremo un altro record dopo quelli di 2023 e 2024. Forse finiremo nei primi cinque posti, ma è presto per esserne certi». E forse il riscaldamento climatico sta anche accelerando: «È un’ipotesi che si intravede dai dati, se si fa l’interpolazione delle temperature suddivise per decenni. Non ne abbiamo però ancora la certezza. Non ci sono invece dubbi sul fatto che il cambiamento climatico sia la causa delle nostre estati sempre più calde».

Rischio grandinate

 

Ma a preoccupare non è solo le temperature sempre più alte. Nelle ultime settimane, soprattutto al confine tra il Veneto e il Friuli Occidentale, il caldo persistente si è scontrato con un fronte temporalesco che ha causato violente grandinate. L’arrivo dell’aria fredda in quota, a contatto con il caldo accumulato nei bassi strati, favorirà la formazione di fenomeni più violenti.

 

Un tappeto bianco di grandine ricopre Sacile: il video

Il decalogo

I medici di famiglia hanno anche elaborato un decalogo di consigli pratici per aiutare le persone più vulnerabili a gestire al meglio le giornate di caldo intenso. Si tratta di di semplici ma fondamentali consigli per affrontare in sicurezza le prossime settimane di caldo intenso. “È importante che ogni cittadino faccia la propria parte per proteggere la propria salute e quella dei propri cari”, concludono i medici di famiglia. 

 

Riproduzione riservata © il Nord Est