Lussinpiccolo e Venezia, alla “Barcolana” un nuovo ponte culturale

La diplomazia della gondola, con i due eventi “Losinava” e “Taste the Mediterranean” (presenti anche i due chef veneziani Ros e Danelli), si tradurrà nel 2026 anche in una regata (l’Ammiraglia), in mostre a Lussino, Gorizia e Fiume e in un collegamento marittimo diretto

Renato Malaman
La gondola di Andrea Balbi a Lussinpiccolo
La gondola di Andrea Balbi a Lussinpiccolo

L’Ammiraglia si prepara al varo (per il momento solo virtuale) in occasione della “Barcolana” di Trieste del 12 ottobre prossimo, sulle rive del Porto, nello stand della banchina San Giorgio. La storica regata, l’Ammiraglia appunto, un gran tour del mare fra Venezia, Istria e Quarnero, la cui prossima edizione è prevista nel 2026, è uno dei tanti eventi che costituiscono il seguito del rinnovato rapporto di amicizia tra Venezia e Lussino, sancito dagli incontri tenutisi nell’isola del Quarnero a metà settembre.

E’ già al lavoro anche il gruppo di storici per il progetto “Serenissima Patrimonio Culturale dal Veneto all’Istria, in Quarnero, Dalmazia e Venezia Giulia”. Progetto di iniziativa regionale veneta che, spaziando su otto temi (fra cui arte, musica, gastronomia, architettura), darà vita alle mostre previste la prossima primavera a Lussinpiccolo, Fiume e Gorizia. Con l’associazione Europa Adriatica Nord Est a far da volano.

Insomma, molte idee incrociano l’Alto Adriatico, in queste settimane, dando vita a iniziative che, come avvenuto il mese scorso nell’isola di Lussino, coinvolgono anche realtà croate. Soprattutto in ambito enogastronomico.

Il veliero Nerizinac a Lussinpiccolo
Il veliero Nerizinac a Lussinpiccolo

Venezia e Lussinpiccolo, amici di remo e di palato... Il calore, alla fine degli incontri di settembre, è stato quello di un abbraccio fra due amici che non si vedevano da tempo. Che si erano persi di vista, anche se mai del tutto… Venezia e Lussinpiccolo, città da sempre vicine. Lo dice la storia, lo dicono tante vicende di mare, lo dicono tanti cuori rimasti legati a entrambe anche nei momenti bui.

La diplomazia della gondola e del buon cibo si è rivelata il linguaggio giusto per rinnovare antichi vincoli di amicizia. Tanto da poter esprimere anche progetti per il futuro. Culturali e non solo. Ad esempio una nuova rotta di navigazione diretta fra le due città, l’organizzazione di una regata e iniziative con le scuole.

Il pretesto per riannodare l’amicizia fra le due sponde dell’Adriatico sono state due manifestazioni che, organizzate nello stesso periodo, si sono intrecciate, creando sinergie inaspettate: “Losinava” e “Taste the Mediterranean”.

Lussingrande
Lussingrande

La prima, l’evento nautico “Losinava”, ha stimolato così tanto Venezia, da portare a Lussinpiccolo con un Tir la grande gondola realizzata da Andrea Balbi, presidente dei gondolieri veneziani. Gondola che per quattro giorni ha trasportato (gratuitamente) fra le due rive del porto vecchio di Lussinpiccolo, in pieno centro storico, oltre duemila persone. Fortunati quelli che il giro in gondola lo hanno fatto al tramonto, godendosi la bellezza di Lussinpiccolo con i colori suadenti di un crepuscolo di settembre “I loro selfie e le loro foto - dice sorridendo Vittorio Baroni, presidente di Europa Adriatica Nord Est - saranno anche un formidabile mezzo per divulgare l’immagine di questa splendida città del Quarnero, che ci ha accolto con affetto e ai massimi livelli istituzionali”.

Chef a bordo del Nerezinac
Chef a bordo del Nerezinac

Il secondo evento che ha contribuito a rendere indimenticabile la “quattro giorni” lussignana è “Taste the Mediterranean”, festival internazionale dedicato alla cultura gastronomica dell’Adriatico che da 13 anni, grazie all’infaticabile lavoro di Ingrid Badurina, responsabile della guida Gault e Millau Croazia, porta sotto i riflettori lo straordinario patrimonio enogastronomico di cui la costa dalmata e quarnerina è depositaria, frutto anche di una secolare presenza multietnica, a partire da quella croata e veneziana.

All’evento, tradottosi (come negli anni scorsi a Spalato e a Sebenico) in cene a quattro mani fra chef locali e di altri paesi, nonché in masterclass rivolte ai giovani, hanno partecipato quest’anno anche due chef veneziani: Raffaele Ros del ristorante “San Martino” di Scorzè (1 stella Michelin da oltre dieci anni) e Marco Danelli, chef di scuola Alajmo approdato da poco all’ambizioso ristorante “Palazzino My Venice” di Venezia, locale di Giuliano Canella premiato lo scorso anno dalla guida “Venezia a tavola” per il miglior pranzo dell’anno.

Raffaele Ros con Michael Gollenz
Raffaele Ros con Michael Gollenz

Entrambi hanno partecipato a vari momenti del meeting, stimolando un confronto su due diversi visioni e due stili nel proporre piatti rappresentativi della “venezianita” di mare. Ros ha cucinato al prestigioso ristorante “Alfred Keller” dell’Hotel Alhambra (una villa d’epoca che impreziosisce la baia di Cikat) accanto a Michael Gollenz, chef resident salisburghese, pure lui stellato. Una danza fra seppioline, canestrelli, tortelli alla pasta di pomodori e altri profumi di mare.

Marco Danelli del My Venice all'opera
Marco Danelli del My Venice all'opera

Danelli ha cucinato al Gastro Pub Deveron isdieme alla collega Zdravska Grgić, tra zuppa di pomodoro con stracciatella, risotto alla “buzara” e seppie con polenta Biancoperla.

Due esperienze che hanno messo in risalto quanti valori possa portare l’enogastronomia (di grande prospettiva anche i vini del Quarnero presentati durante l’evento) nella valorizzazione turistica di Lussino, alla vigilia del 2026, anno in cui la regione del Quarnero diventerà capitale europea del gusto.

Ros, Danelli e Michela Berto con lo chef giapponese Ipei Imura
Ros, Danelli e Michela Berto con lo chef giapponese Ipei Imura

A margine degli eventi, in municipio la giovane sindaca Ana Kučić (apprezzatissimo il suo saluto, espresso anche in italiano) e il Direttore dell'Ente Turismo Dalibor Cvitković hanno accolto il Consigliere del Comune di Venezia Aldo Reato, il presidente della Comunità degli Italiani Sanjin Zoretić e la delegazione veneziana composta dagli stessi Baroni e Balbi, dal Presidente dell'Ordine Ingegneri Venezia Mariano Carraro, da Ludovica Zane, la più giovane Merlettaia di Burano, da Mauro Bon, artigiano del vetro di Murano e da Andrea Seno della storica biscotteria Carmelina di Burano. Sottolineata la preziosa sinergia nata con “Taste the Mediterranean” (non è escluso che l’evento arrivi in futuro a Venezia), sono state lanciate molte idee da condividere: una mostra sul Patrimonio Culturale della Serenissima in primavera, la regata L'Ammiraglia 2026, che verrà presentata in ottobre alla Barcolana di Trieste e un collegamento marittimo diretto Venezia–Lussinpiccolo.

Foto di gruppo a Taste the Mediterranean evento internazionale a Lussino
Foto di gruppo a Taste the Mediterranean evento internazionale a Lussino

Per Ingrid Badurina quella di Lussino è stata una delle edizioni più belle di “Taste the Mediterranean”. Ha sottolineato come la scelta del Museo di Apoxyòmenos (che custodisce il prezioso Atleta di Lussino, statua di bronzo del I secolo trovata nel 1997 in fondo al mare e restaurata anche in Italia) abbia simbolicamente rappresentato il valore unificante della cultura. Uno stimolo a guardare avanti in una prospettiva aperta, consci che il valore dello scambio di esperienze e di valori consolida la rinnovata amicizia fra le due sponde dell’Adriatico. Un concetto condiviso anche da Vittorio Baroni, deus ex machina di Europa Adriatica Nord Est.

La gondola di Andrea Balbi sul molo di Lussino con Ingrid Badurina, Aldo Reato e Vittorio Baroni
La gondola di Andrea Balbi sul molo di Lussino con Ingrid Badurina, Aldo Reato e Vittorio Baroni

Intanto che affioravano queste belle riflessioni, sullo sfondo, la gondola, accanto allo storico veliero Nerezinac, continuava a cullare nei suoi lenti movimenti sull’acqua i sogni di quanti a Lussinpiccolo in questi giorni hanno lasciato un pezzetto di cuore.

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