Vasco infiamma Bibione, 27 mila per la prima tappa del tour: «Siamo la vita»

Atmosfera magica allo stadio con oltre 27 mila fan per la data zero del tour 2025. Vasco emoziona con 30 brani, cambi d’abito, fuochi e un’energia travolgente. Apre con “Siamo la vita”, chiude con un boato

Sara Del Sal
Vasco Rossi a Bibione
Vasco Rossi a Bibione

«Siamo la vita, siamo la vita spericolata». È partita da un verso celebre la data zero di Bibione, una sorpresa che ha spinto a cantare tutti. Un brivido unico, grande, ha pervaso ognuno. Vasco ha questo potere, fa sentire a casa il pubblico.

«Benvenuti, ben arrivati, ben ritrovati». Saluta chi è arrivato per la prima volta, chi torna, chi c’è sempre stato. Così è cominciata la festa, che ruota attorno a una trentina di canzoni, scelte con cura, per celebrare la vita. «Una vita vissuta, ostinata, complicata, meravigliata», ha spiegato Vasco.

La carica dei 27 mila 

Ironia della sorte, dopo una prima serata in cui il clima si era rivelato perfetto per i 21 mila del “soundcheck”, nel primo pomeriggio di ieri hanno iniziato a scendere alcune gocce di pioggia, accompagnate da nuvoloni densi e grigi.

Vasco aveva rivelato da tempo che quel palco immenso, che lo porterà alla conquista dell’Italia di sold out in sold out, non teme nemmeno la pioggia. Non c’è stato bisogno di metterlo alla prova: il cielo si è rischiarato.

Lo stadio di Bibione, con i 27 mila di martedì sera, regalava un colpo d’occhio mozzafiato; c’erano persone che hanno condiviso il prato con calma per tante ore, prima di entrare in “assetto da concerto”, concentrati verso il momento in cui è partita la musica.

Alle 20,47 una riga azzurro tiffany ha iniziato a scorrere sugli schermi che hanno preso vita, seguita dalla musica che ha iniziato a riempire lo stadio, rivelando infine lui, il Blasco, il Komandante, con un chiodo bordeaux che sfumava sul rosso impreziosito da una trama di borchie sul collo e sulle spalle, a comporre il suo logo sulla schiena. Un boato, liberatorio, adrenalinico, è arrivato dal pubblico.

L’attesa si è conclusa. Va detto che in questo nuovo tour Vasco ha in scaletta un buon numero di cambi d’abito, che vanno dalla felpa con un serpente, simbolo spesso presente anche in copertine di album o nei testi dell’artista, alla giacca e agli occhiali con una citazione tratta da una delle colonne portanti di tutti i suoi live: “Siamo solo noi”.

Vasco a Bibione ha battuto un record, con 21 mila presenze per il Soundcheck riservato al fan club di lunedì sera. Combinando musica e vita vissuta, il rocker di Zocca ha incontrato lunedì il vicesindaco Pier Luigi Grosseto da cui ha ricevuto il “granchio”, simbolo della località balneare e ha invitato alla serata studenti e docenti della scuola confinante con lo stadio, per ringraziarli per la pazienza che hanno avuto durante il lungo allestimento.

Serata indimenticabile 

La serata di martedì sera è volata via a ritmo infuocato in un viaggio avanti e indietro nel tempo. Vasco ha ripescato brani come “Sono innocente ma…” che è partita a chitarre spiegate, “Manifesto futurista della nuova umanità”, “Valium” e poi “Vivere”. Ad affiancarlo una squadra straordinaria, con la complicità di arrangiamenti mai scontati, ha dato vita a canzoni che, ascoltate così, sono più belle.

«Questa canzone ha 30 anni - spiega Vasco - ma non li dimostra»; e intona “Mi si escludeva” poco prima che il palco diventi un’esplosione di luci e fiamme per “Gli spari sopra”.

Il pubblico aveva aspettato questa serata per un anno; ora se la gode. Di fronte al palco, uno vicino all’altro, quelli del fan club, le ragazze pronte a sfilarsi la maglietta durante “Rewind”, persone di tutte le età, e anche famiglie, con bambini al seguito, perché la musica è sempre la scelta migliore.

Cori, striscioni, lacrime e tante emozioni. Una notte intensissima, da vivere e da ricordare. Un incontro con il mito, con Vasco, il cantautore che con le sue parole ha saputo toccare i cuori, da sempre.

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