Dopo 68 anni di servizio va in pensione “Tijat”. Gli onori marinari al decano dei traghetti
La gente commossa alla sua ultima partenza. Ora sarà ormeggiato a Cherso, in attesa che la Jadrolinija definisca il suo futuro

FIUME. Probabilmente è tra le navi più amate nel Mediterraneo. Sicuramente lo è in Dalmazia, dove per decenni (precisamente 68 anni) ha trasportato generazioni di isolani e di turisti, non tradendo mai le aspettative, sempre in forma, di guasti neanche a parlarne, piccola ma tenace. Stiamo parlando del traghetto Tijat, dell’armatrice fiumana Jadrolinija, varato nell’ormai lontano 1955, che è stato collocato in pensione ufficialmente dall’1 luglio, mentre lo scorso weekend ha compiuto l’ultimo, emozionante viaggio, venendo salutato da centinaia di persone in ogni località della linea 505, le varie Zlarino, Porto Provicchio (Prvic Luka), Provicchio Sepurine e approdando infine a Vodizze, tutti abitati della Regione di Sebenico.
Da Vodizze, il Matusalemme della flotta di Jadrolinija ha fatto ancora uno sforzo, risalendo a settentrione per raggiungere la quarnerina Cherso città, dove attenderà di sapere il suo destino. Nel viaggio d’addio, parecchi tra passeggeri e membri d’equipaggio, come pure tra la gente di tutte le età venuta a salutarlo, avevano le lacrime agli occhi perché sapevano che il loro beniamino navigante non si sarebbe visto più, sostituito da un’altra unità, più giovane e grande, la Postira, costruita nel 1963.
La Tijat è lunga 37, 6 metri, larga 7, può raggiungere la velocità massima di 12 nodi e trasportare fino a 300 passeggeri. Dal canto suo, la Postira ha una lunghezza di 44, 6 metri, larga 8, 1, la velocità massima tocca i 14 nodi e può avere a bordo fino a 380 passeggeri.
Che l’amore per questo oldtimer sia fortemente radicato tra i dalmati del Sebenzano lo conferma la creazione del gruppo Facebook intitolato Tijat u srcu (Tijat nel cuore) e segretario dell’Associazione dei capitani marittimi e degli ufficiali di Sebenico, Saša Jurat: «Ci stiamo adoperando affinché questa gloriosa e utilissima nave, mai doma anche in presenza di difficili condizioni meteomarine, possa diventare nave museo e venire collocata nel porto di Sebenico. Con la Tijat se ne è andato un pezzo del nostro cuore, le saremo grati per sempre».
A Vodizze c’è stato lo scambio di consegne tra i comandanti di Tijat e Postira, rispettivamente Robert Skoblar e Luka Šoletic, che si sono fatti gli auguri, con Skoblar a dichiarare: «È stato un onore per me e il mio equipaggio dirigere questo veterano della Jadrolinija, unità diventata leggenda in Dalmazia e che non merita di finire in disarmo, ma di raccontare storie e ricordi ai suoi visitatori come spazio museale».
Dalla compagnia armatrice di palazzo Adria a Fiume è stato diramato un breve comunicato: «La Tijat è in pensione dall’inizio di luglio, sostituita dalla nave Postira che riteniamo adeguata ad espletare i collegamenti sulla tratta 505. Gli eventuali passi che intraprenderemo circa i destini della Tijat saranno comunicati in tempi rapidi all’opinione pubblica».
Anche il sindaco di Sebenico, Željko Burić – che ha incontrato i promotori della raccolta di firme per la salvezza della pluridecennale nave – ha confermato che è in atto il procedimento per ormeggiare la Tijat nella città dalmata, trasformandola in museo.
Intanto la Jadrolinija ha confermato che è in dirittura d’arrivo l’acquisto di una nave capace di trasportare 208 passeggeri e che sarà impiegata nella linea che collega Lussinpiccolo, Sansego, Unie e Canidole.
Questa unità andrà a rilevare la vecchia nave Premuda e dovrebbe entrare in funzione nell’autunno di quest’anno. Ricordiamo che l’armatrice fiumana ha 75 anni di vita operativa e nella sua flotta ci sono 36 traghetti per le linee locali, 10 catamarani, 3 ferry per i collegamenti internazionali e 4 navi classiche. Ha in concessione 34 tratte interne e 4 con l’Italia.
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