Monopattini elettrici, arriva la targa obbligatoria: come sarà e cosa cambia

Dal casco alla nuova targa adesiva: tutti i dettagli sul contrassegno per i monopattini, tra decreti attuativi, sanzioni e incertezze normative

 

Marco Ballico

A oltre sei mesi dall’entrata in vigore del nuovo codice della strada, arrivano indicazioni sulle targhe da applicare ai monopattini elettrici. Servirà un rettangolino di 30 centimetri quadrati (5x6) che, sottolinea il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, «è un nuovo passo avanti verso una mobilità urbana più sicura e ordinata».

Quanto costa, come funziona e chi deve installarlo: cosa c’è da sapere sull’alcolock
La redazione
L’utilizzo di un alcolock installato a bordo di un’auto

Passi lenti, va detto. Perché la legge 177 che a partire dallo scorso 14 dicembre ha modificato le regole stradali, e che nello specifico dei monopattini elettrici ha stabilito obbligo di casco, targa e assicurazione, necessita di alcuni decreti attuativi. Quello relativo al collegamento tra conducente e mezzo è finalmente arrivato e detta le caratteristiche del contrassegno, che dovrà essere adesivo, plastificato, non rimovibile, e andrà applicato sul parafango posteriore o, se assente, sul piantone dello sterzo, a una distanza da terra compresa tra i 20 e i 120 centimetri.

Su quei 30 centimetri quadrati troveranno spazio sei caratteri alfanumerici neri su fondo bianco riflettente, disposti su due righe. Le lettere andranno dalla B alla Z, con esclusione di A, E, I, O, Q, U, i numeri dal 2 al 9. In trasparenza saranno inoltre presenti l’emblema della Repubblica e la sigla Mef, a indicare il ministero dell’Economia e delle Finanze.

Nel provvedimento ministeriale, che entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sono state fissate pure le sanzioni: la multa per chi si muoverà senza targhino andrà da 100 a 400 euro. Tutto questo, al momento, rimane però sulla carta, posto che Roma non ha ancora determinato il costo del contrassegno (il Mit informa di un confronto in corso con l’istituto Poligrafico e Zecca con l’obiettivo di tariffe sostenibili) e dunque, in assenza di quel dato, non si può procedere con richieste e conseguente distribuzione.

Quello stesso contrassegno non sarà legato al singolo monopattino, non identificabile con un numero di telaio, ma alla persona che lo richiederà alla Motorizzazione. Per questo, anche sul fronte assicurativo, si resta in attesa di un decreto che renda effettiva la norma in materia di responsabilità civile, così da poter poi costruire le adeguate coperture.

Da rispettare invece già da mesi l’obbligo di casco, il divieto di circolazione e di sosta sul marciapiede e la necessità di montare freni e frecce. Paletti non sempre rispettati a Trieste, fa sapere il comandante della Polizia locale Walter Milocchi: «Sì, qualche multa l’abbiamo data, sia per mancato casco, sia per monopattini lasciati sui marciapiedi, d’intralcio a pedoni, anziani e carrozzine. Il targhino? Senz’altro utile per rintracciare i proprietari in caso di inosservanze». Se l’assessore comunale alla Sicurezza Caterina de Gavardo non si attende particolari novità con le nuove regole, il sindaco Roberto Dipiazza ribadisce in ogni caso la sua contrarietà all’ipotesi di iniziative di sharing: «Ho sempre detto no perché ho visto il disastro di Milano, Parigi, ma anche Klagenfurt, città che hanno decine di monopattini abbandonati ovunque».

Nemmeno Udine ha in agenda un simile progetto. Tra l’altro, informa un comunicato stampa di Palazzo d’Aronco, sta funzionando al meglio il servizio di bike sharing, con oltre 9 mila utilizzi nel primo quadrimestre del 2025 e picchi giornalieri che sfiorano le 200 corse. Quanto ai controlli, il comandante della Polizia locale Eros Del Longo, detto che «a una prima lettura del provvedimento, la questione non pare chiarita completamente», dichiara che «il targhino imporrà più attenzione all’utente».

Stop, per adesso, anche a Lignano, dove un servizio di monopattini elettrici in sharing ha funzionato dal 2021 al 2024, ma non è stato riproposto a gara scaduta, fa sapere l’assessore alla Viabilità Marina Bidin, per le incertezze prodotte dalla normativa.

Riproduzione riservata © il Nord Est