Quanto costa, come funziona e chi deve installarlo: cosa c’è da sapere sull’alcolock

Il ministro Salvini ha firmato il decreto con cui si definiscono le regole. Il dispositivo è imposto a chi è già stato sanzionato per guida in stato di ebbrezza

Christian Seu
L’utilizzo di un alcolock installato a bordo di un’auto
L’utilizzo di un alcolock installato a bordo di un’auto

A distanza di quasi sette mesi dal varo del nuovo Codice della strada, il ministero delle Infrastrutture ha diffuso le prime indicazioni operative per l’installazione dell’alcolock, il dispositivo che sarà obbligatorio per gli automobilisti già sanzionati per aver guidato con un tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi per litro.

Eppur si muove qualcosa, insomma, parafrasando Galileo: il decreto firmato mercoledì 2 luglio dal ministro Matteo Salvini sottrae dal torpore della burocrazia romana una delle innovazioni sulla carta (dov’è rimasta finora confinata) più dirompenti della riforma del Codice, una «misura chiave per i recidivi» della guida in stato d’ebbrezza, come ricordato nel comunicato che annuncia la firma del vicepremier.

Ci vorrà un po’ di tempo ancora, per vedere gli aggeggi anti-alcol installati di fianco al volante: dovranno essere individuati i dispositivi, emanati i regolamenti attuativi per omologazione e taratura, formati e individuati gli artigiani che dovranno occuparsi di montarli, chiaramente in accordo con le case automobilistiche visto che, come ricorda Oscar Zorgniotti, presidente regionale in Friuli Venezia Giulia della categoria dei meccatronici di Confartigianato.

Il decreto

Cinque pagine e sei allegati, il decreto siglato mercoledì da Salvini definisce le caratteristiche e le modalità di installazione dell’alcolock. Entrerà in vigore all’indomani della pubblicazione in Gazzetta ufficiale, prevista nei prossimi giorni, dopo la bollinatura della Ragioneria generale.

L’articolato indica anzitutto i mezzi su cui l’alcolock potrà essere installato, ovvero auto, pulmini a nove posti, bus e corriere (idenficiati con la categoria M nel decreto) e i mezzi per trasporto mezzi (categoria N). «Il dispositivo alcolock deve rispondere a quanto previsto dalla norma EN 50436 “etilometri –metodi di prova e specifiche di prestazioni”» e «l’immobilizzazione del veicolo deve avvenire quando il dispositivo alcolock registra una concentrazione di alcol, nell’aria espirata dal guidatore, che supera 0 mg/l».

Insomma: chi è già incappato nelle sanzioni per guida in stato d’ebbrezza dovrà sottoporsi al rito obbligatorio di soffiare. E se il dispositivo segnalerà la presenza di alcol, l’auto non si metterà in moto.

Le responsabilità degli installatori

Il provvedimento prevede che «gli installatori autorizzati al montaggio dei dispositivi alcolock saranno responsabili del rispetto delle istruzioni di montaggio compresa l’applicazione di un sigillo che impedisca l’alterazione o la manomissione dopo l’installazione». E gli elettrauto autorizzati saranno ritenuti responsabili «anche dell’eventuale smontaggio del dispositivo nel rispetto delle istruzioni fornite dal fabbricante».

Il decreto ricorda che in caso di controlli durante la guida, il dispositivo alcolock «deve presentare il sigillo dell’installazione integro e il guidatore del veicolo deve essere in grado di esibire, in originale, la dichiarazione d’installazione e il certificato di taratura con l’intervallo di taratura valido». Il Mit pubblicherà sul sito www.ilportaledellautomobilista.it l'elenco degli installatori autorizzati e dei modelli di veicoli compatibili con ogni tipo di alcolock.

Dubbi sono sollevati proprio dagli installatori: «Stiamo seguendo da vicino, in attesa della pubblicazione del decreto – indica Zorgniotti –. Ci adegueremo a quel che indicano le norme, anche se resta qualche perplessità: dovremo andare ad agire sui sistemi elettronici di sicurezza dei mezzi, capire come funzionerà il sistema delle autorizzazioni per gli installatori da parte delle case automobilistiche».

I costi

L'installazione dell’alcolock non richiederà un aggiornamento del documento unico di circolazione. Ma quanto costerà installare il dispositivo? Indicativamente tra i 1.800 e i 2 mila euro. Non proprio una bazzecola, ecco. 

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