Veneto Banca: Schiavon scrive ai Vigilatori

Tre destinatati: Bce, Abi e Bankitalia. Giovanni Schiavon presidente dell'Associazione Azionisti Veneto banca scrive ai vigilatori: "Le associazioni degli azionisti nascono per tutelare il risparmio, un risparmio che – in maniera insopportabile – vediamo dissipare da chi governa le banche in generale e di Veneto Banca in particolare. Sarebbe un oltraggio al vostro buon senso fare l’elenco di ciò che sapete bene – quindi – non ci soffermeremo sulla danza armoniosa di cariche e incarichi che le stesse persone ricoprono all’interno del gruppo al solo scopo di un arricchimento personale che bisticcia con l’etica, la morale e soprattutto il buon esempio che gli amministratori devono impartire ai collaboratori".
Queste le prime righe. Quindi, scrive Schiavon, "vi invitiamo a verificare il ruolo poliedrico di alcuni membri del cda di Veneto Banca, che hanno moltiplicato per se e per qualche loro amico, gli incarichi (ed i relativi compensi) nell’ambito delle società del gruppo. A voi i giochi di palazzo, alla nostra associazione l’agorà degli azionisti".
In mattinata Schiavon aveva inviato alla stampa una lettera per mettere sotto la lente di ingrandimento "l'esplosione del cursus honorum dell'avvocato Maurizio Benvenuto" marchigiano di Fabriano "catapultato nel Cda di Veneto Banca". Schiavon elenca tutti gli incarichi "ciascuno dei quali portatore di autonomi compensi" per oltre 550 mila euro l'anno. Questo, spiega Schiavon, "mentre gli azionisti venivano rapinati dai loro risparmi". Sul patibolo anche gli altri stipendi dei consiglieri del Cda in primis l'ad che "guadagna - scrive Schiavon - oltre 1,2 milioni l'anno - e che recentemente è stato nominato anche consigliere in Apulia. Schiavon tuona contro anche la destinazione a novembre 2015 di 500 mila euro alla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e al Polo arti visive della città. E chiude "E' il momento di reagire e fare finalmente pulizia".
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