Unieuro, RTL e Burger King: la vicentina Develon supporta l'accelerazione digitale

La società dal 2002 ad oggi ha curato progetti distribuiti, tramite le aziende servite, in 30 Paesi del mondo, potendo contare su 50 dipendenti, oltre a una rete di quattromila collaboratori

VICENZA. E-commerce come l’araba fenice, “che vi sia ognun lo dice, dove sia nessun lo sa”. Quanto valeva per il mitologico pennuto, secondo il Mozart di “Così fan tutte”, ispirato dal libretto di Lorenzo Da Ponte, oltre due secoli dopo si applica alle vendite online.

Parliamo, entrando nei dettagli, di un indotto che nel 2020 della pandemia e del lockdown ha fatturato in Italia gli oltre 58 miliardi certificati in un report redatto da Netcomm, con un aumento percentuale del 6,3% rispetto al 2019. L’immagine dell’araba fenice sboccia conversando su e-commerce e nuovi orizzonti di mercato con Carlo Alberto Campione, strategic-account di Develon Digital.

E’ questa una società di consulenza digitale che, dalla sede di Altavilla Vicentina, fra il 2002 e oggi ha curato progetti distribuiti, tramite le aziende servite, in 30 Paesi del mondo, potendo contare su 50 dipendenti, oltre a una rete di quattromila collaboratori. Ne discende un portfolio di clienti ampio e articolato, dove l’operatività di Develon Digital spazia dalla grande distribuzione di Unieuro alle onde radio di RTL, o da una catena come Burger King a una banca come Credit Agricole.

“Non c’è dubbio che le condizioni di emergenza dello scorso anno – spiega Campione – in Italia abbiano suscitato maggiore interesse per l’e-commerce e la comunicazione digitale in genere, ma senza per ora avere fatto crescere in modo sensibile la consapevolezza di cosa comporti muoversi in determinati ambiti, calibrando tempi e obbiettivi di investimenti realmente strategici”.

“In particolare, nel nostro Paese si avverte ancora la latitanza di una parola chiave che oggi fa la differenza in questo ambito: progetto” specifica Campione. Il quale, invitato a fare degli esempi significativi, da qui comincia: “Cosa di ieri, ricevo la telefonata di un’azienda del settore sanitario, e la richiesta è quella impellente, ma avulsa da ogni contestualizzazione, di un nuovo sito internet. E’ il tipico bisogno generato dalla percezione di un mercato molto attivo nel digitale, dove si pensa di contrastare la concorrenza occupando delle caselle vuote che si chiamano e-commerce, sito internet, social media, newsletter”.

“Questo – continua il manager di Develon Digital - è un approccio ancora dominante in Italia, dove nove imprese su dieci hanno una visione a spot della comunicazione digitale, ritenendo ad esempio che il linguaggio usato per il sito aziendale possa essere radicalmente diverso da quello adottato nei social media, con il risultato di disperdere l’utenza senza creare fidelizzazioni consistenti”.

“Al contrario – continua Campione – ci vuole la coerenza di un progetto grazie a cui, anche se gli ambiti sono diversi, il linguaggio scelto da quel determinato brand sia sempre e immediatamente riconoscibile da parte del cliente. Questo tipo di gestione integrata della comunicazione aziendale ha acquisito un termine ben preciso, che è omnicanalità”.

Andando sul concreto, l’omnicanalità si profila come soluzione con cui favorire interazione fra esperienza online e realtà fisica vissuta dal cliente. Misurandosi su questo terreno, il gruppo Unieuro, che in Italia distribuisce elettronica di consumo ed elettrodomestici tramite più di 500 punti-vendita, già alla fine del primo semestre 2020 segnava un aumento dell’1,8% di fatturato grazie a ricavi pari a 1.079 milioni di euro.

“Siamo soddisfatti di avere contribuito al successo di questo nostro cliente – commenta Campione – offrendo soluzioni non solo innovative, ma anche in linea con i bisogni specifici del nostro presente. Un esempio è quello di Book2Day, la piattaforma realizzata da Develon per consentire a un qualsiasi utente di pianificare nel proprio device la visita a un negozio Unieuro, sapendo di poter contare sulla consulenza di un operatore. Così si evitano sprechi di tempo e ci si muove con le dovute cautele”.

Altro esempio fresco di omnicanalità arriva da RE/MAX, società immobiliare americana che, attraverso un sistema di franchising, opera in oltre 100 Paesi, fra cui l’Italia. “Le nostre soluzioni realizzate per RE/MAX – spiega Carlo Alberto Campione – comprendono una app attraverso cui il cliente dell’agenzia, ovunque si trovi, viene aggiornato in tempo reale su offerte di casa selezionate in base alle sue specifiche esigenze, con risparmio di tempi abbinato a qualità di servizio”.

Sono tutte parabole che riconducono a una relazione sempre più stretta e personalizzata con il cliente. Carlo Alberto Campione conferma: “L’accelerazione digitale dovuta alla pandemia – ci racconta - comporta che ognuno di noi abbia la possibilità di accedere online non solo alla visita di un sito aziendale, ma anche all’esperienza virtuale di quel brand, ricevendo una quantità di dati fino a qualche anno fa impensabile, e testando da casa propria determinate caratteristiche dei prodotti in offerta. In settori come quello automobilistico ciò sta dando vita a una competition sempre più spettacolare fra le concessionarie delle varie marche”.

Uno dei vantaggi che già stanno discendendo in Rete da un periodo così difficile, riguarda livelli di empatia mai prima raggiunti online, fa capire Campione quando conclude dicendoci: “L’emergenza determinata dalle distanze ha obbligato a una maggiore concentrazione su un cliente virtuale che però ha anche una storia personale, una cultura, un ruolo sociale preciso. E’ un cliente che tramite internet cerca più che mai una relazione con i suoi fornitori, e noi di Develon Digital ci attiviamo per favorirla”.

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