Unicredit vende Ubis. Utile sopra le attese

Unicredit ha deciso di vendere al gruppo Sia le attività di elaborazione dei pagamenti tramite carte di pagamento di Ubis in Italia, Germania e Austria: la cessione verrà completata entro fine 2016 e prevede un incasso di 500 milioni e una plusvalenza di 440 milioni.
L'operazione è stata comunicata con la semestrale, migliore delle attese, che vede 1,3 miliardi di utile netto rettificato, il 27,7% in più del 2015, su 11,6 miliardi di ricavi (+1,1%)e costi per 6,6 miliardi (-4%); le rettifiche su crediti scendono dell'11,8% sul secondo semestre 2015 a 1,7 miliardi, il costo del rischio si attesta a 69 punti base.
Guardando al solo secondo trimestre, la banca registra un risultato netto rettificato di 687 milioni con un progresso del 31,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato è migliore delle attese degli analisti che si attendevano un utile netto di 637 milioni.
I ricavi trimestrali sono in progresso del 7,1% a 6,1 miliardi (+12,1% rispetto al trimestre precedente). Sul fronte della solidità patrimoniale, il Cet1 a fine giugno si attesta al 10,33%, sotto le attese degli analisti, tuttavia non sconta ancora i 20 punti base delle cessioni del 10% di Fineco e di Pekao, nonché di Ubis.
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