Turismo, secondo Pwc sono a rischio chiusura il 65% degli hotel

MILANO. Il turismo è stato uno dei settori più colpiti dalla pandemia: se prima del Covid-19 contribuiva con oltre 230 miliardi di euro al 13% del Pil con circa 4 milioni di addetti (circa il 15% della forza lavoro italiana), l'azzeramento delle attività ricettive nel trimestre di lockdown comporterà una riduzione dei volumi pari al 18,5% su base annua.
È quanto emerge da uno studio di PwC Italia, secondo cui durante il lockdown, circa il 95% degli alberghi ha chiuso per mancanza di clientela, mentre il mercato crocieristico si è completamente fermato, con una ripresa graduale prevista non prima degli inizi di agosto. «L'Italia rischia di vedere la chiusura entro l'anno del 65% degli hotel e dei ristoranti, con un possibile impatto occupazionale di circa 1 milione di posti di lavoro. Come scenario base, fonti istituzionali prevedono per il 2020 una contrazione del settore del 44%», si legge nel documento, in cui si sottolinea che «il pieno recuperi dei volumi del 2019, secondo gli studi di settore, è atteso non prima del 2022-2023».
Se ne è parlato durante Digital Event della piattaforma 'Italia 2021 - Competenze per riavviare il futurò. Per dare seguito concreto alle riflessioni emerse, PwC Italia propone dieci priorità di azione rivolte agli operatori del settore del turismo per cogliere le opportunità di crescita in uno scenario di nuova normalità: aumentare la resilienza dei modelli di business, dedicare incentivi adeguati al settore, fare leva sulla digitalizzazione per un'esperienza di viaggio sempre più personalizzata, ampliare e riqualificare l'offerta turistica, studiare interventi infrastrutturali e di trasporto per facilitare la mobilità e l'accessibilità turistica, investire nel digital upskilling e nella formazione professionale, superare la frammentazione del settore, accelerare la definizione di un'offerta turistica sostenibile, rendere più efficace la comunicazione delle attrazioni e del brand Italia e cogliere il potenziale delle tecnologie digitali.
«Il digitale sta giocando un ruolo fondamentale nella fase pandemica e del rilancio, soprattutto nell'ambito della comunicazione turistica» e «queste iniziative, se estese e integrate in una logica di sistema Paese aiuteranno a superare i limiti derivanti dalla frammentazione del nostro sistema ricettivo», ha detto Stefano Bravo, partner PwC Italia e consumer markets leader.
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