Trieste Airport chiude 2018 in utile per 1,4 mln

Utile in calo, per la svalutazione dei crediti Alitalia che, in caso di rimborso, verrà contabilizzato come sopravvenienza attiva. Stabile invece il numero di passeggeri, 772 mila come nel 2017, nonostante la decisione della Ryair di cancellare i sette collegamenti settimanali con Ciampino (Roma) e Trapani, che valgono 130 mila passeggeri all'anno. Per il prossimo quadriennio 30 milioni di investimenti

RONCHI LEGIONARI (GORIZIA). L’Assemblea del Trieste Airport, alla presenza del Presidente Antonio Marano e del Direttore Generale Marco Consalvo, ha approvato oggi il bilancio 2018. Con l’occasione i vertici dello scalo regionale hanno anche presentato un aggiornamento sugli investimenti e i traffici che delineano sempre più quanto l’aeroporto sia diventato l’hub di riferimento e snodo cruciale per lo sviluppo della mobilità dell’intera regione.

Grazie a una profonda ristrutturazione aziendale che in soli 2 anni ha risanato i conti e raggiunto un EBITDA margin superiore al 30%, oggi la Regione può contare su un’infrastruttura efficiente e interamente intermodale.

Utile netto a 1,4 milioni di euro, EBTDA a 4,7 milioni (in leggero calo sui 5,4 del 2017 per effetto anche dei costi di gara sostenuti per la privatizzazione), ricavi non-aviation a 4,7 mln. Sono i principali dati del bilancio 2018 di Trieste Airport Fvg, approvati stamani. Sull'utile, in calo rispetto ai 2,9 del 2017, pesa per 1,3 mln la svalutazione dei crediti Alitalia che, in caso di rimborso, verrà contabilizzato come sopravvenienza attiva. Stabile invece il numero di passeggeri, 772 mila come nel 2017, nonostante la decisione della Ryair di cancellare i sette collegamenti settimanali con Ciampino (Roma) e Trapani, che valgono 130 mila passeggeri all'anno. Nel corso di una conferenza stampa è stato anticipato dal direttore dello scalo, Marco Consalvo, che sono in fase di conclusione nuovi accordi con la compagnia irlandese per voli a partire dal prossimo inverno. In crescita, invece, la linea cargo che ha processato 423 tonnellate di merce (+36%).

Nel quadriennio 2016-2019 sono stati investiti 40 milioni di euro (di cui 26 milioni autofinanziati) che sono stati impiegati per la realizzazione del Polo Intermodale (17 milioni) che ha collegato il terminal dell’aeroporto con la ferrovia, il potenziamento delle infrastrutture di volo e il miglioramento delle aree e dei servizi dell’aerostazione. Dal 15 al 30 giugno avranno luogo i lavori per la riqualificazione della pista di volo (10 milioni di euro) che renderà lo scalo ancora più competitivo e attraente per le compagnie aeree internazionali.

Per il prossimo quadriennio 2020-2023 sono programmati altri 30 milioni di euro di investimenti di cui 15 milioni destinati al potenziamento delle infrastrutture di volo, 11 milioni per ulteriori miglioramenti infrastrutturali e di servizi del terminale di altri edifici. Due milioni di euro saranno investiti in chiave “green” per l’installazione di sistemi di energia rinnovabile ed infine altri due milioni saranno destinati all’ulteriore potenziamento della viabilità di accesso all’infrastruttura e per la security aeroportuale. Tali investimenti verranno presentati ad ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) ed al Comitato per gli Utenti per le necessarie approvazioni.

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