Top 100, le imprese leader a Nordest si raccontano: il 18 novembre a Venezia e il 23 a Ronchi dei Legionari

I due eventi accompagnano il ritorno in  edicola del magazine Top 100 di Nordest Economia, in uscita il 19 novembre: una carrellata sulle prime 100 realtà produttive per fatturato di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige 
Enrico Carraro presidente campiello
Enrico Carraro presidente campiello

«Non torneremo più al “mondo di prima” e per certi versi è una straordinaria opportunità». È questo il fil rouge dei due eventi Top 100 di Nordest Economia in programma rispettivamente il 18 novembre alle 17.30 a Venezia nella sede di Confindustria e il 23 novembre in aeroporto a Ronchi dei Legionari, realizzati in collaborazione con Fondazione Nordest e Confindustria Venezia.

Sottotitolo: “Il Nordest al decollo”. I veri protagonisti dell’economia del territorio, non degli interpreti qualsiasi, ma i rappresentati delle principali aziende, dei leader, si guarderanno per la prima volta allo specchio. Racconteranno come sono usciti dalla più tormentata delle tempeste, come sono cambiati e con quale spinta stanno affrontando una ripresa dirompente, eppure carica di incognite e di problematiche del tutto inedite.

A Venezia, il 18 novembre, dopo l’introduzione di Paolo Possamai, direttore NordestEconomia, hub Gedi per i quotidiani di Veneto e Fvg, e di Fabrizio Brancoli, direttore quotidiani veneti Gruppo Gedi, seguiranno i saluti introduttivi del presidente di Confindustria Venezia-Rovigo, Vincenzo Marinese, e di Filippo Zagagnin, Partner PwC Italia.

Il primo slot è dedicato alla ricerca sulle aziende Top100 Nordest, a cura di Nicola Anzivino, Partner PwC Italia, e Gianluca Toschi, Ricercatore Senior Fondazione Nord Est.

A seguire, il confronto dei protagonisti: Gaetano Marzotto, presidente di Gruppo Santa Margherita, uno dei principali player del settore vino in Italia con una straordinaria esposizione internazionale, Marco Podini, presidente esecutivo Dedagroup, attivo nel settore dell’It, Elena Zambon, guida del gruppo farmaceutico Zambon ed Enrico Zoppas, presidente e Ad di San Benedetto, al vertice del mercato beverage italiano.

Le conclusioni saranno affidate ad Enrico Carraro, presidente di Confindustria Veneto.

Format simile quello dell’evento in programma il 23 novembre a Ronchi dove ad introdurre l’evento sarà sempre il direttore Possamai insieme a Omar Monestier, direttore del Messaggero Veneto e de Il Piccolo, e a Cristina Landro di PwC. Seguiranno le relazioni di Manuel Forte, partner PwC, e di Gianluca Toschi, ricercatore senior di Fondazione Nord Est, sulle aziende Top 100.

Parola quindi agli imprenditori. A Raffaella Caprioglio, presidente del gruppo Umana, colosso del lavoro interinale, Claudio De Eccher, azionista/proprietario e responsabile dello sviluppo aziendale del gruppo di costruzioni Rizzani De Eccher, Antonio Maneschi, presidente della triestina To Delta group, uno dei maggiori protagonisti nel panorama logistico e dei trasporti intermodali in Italia, e Roberto Gasparetto, amministratore delegato di AcegasApsAmga, società del gruppo Hera.

Tirerà infine le somme Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico, cercando di mettere assieme i tanti spunti che emergeranno durante la serata e di capire che direzione sta prendendo la ripresa.

Ma cos’è avvenuto durante la pandemia alle principali aziende del territorio? Dall’analisi dei bilanci 2020 delle prime 100 aziende per fatturato del Nordest emerge l’istantanea di un territorio che, pur rilevando una flessione nei fatturati e nei risultati operativi rispetto all’esercizio precedente, riesce a limitare gli impatti negativi della pandemia. Le principali aziende del quadrante nordorientale italiano, infatti, sommano un fatturato di quasi 99 miliardi di euro, con una flessione complessiva del 3 per cento. Con un altro dato di significativa rilevanza: il calo si è concentrato su 64 operatori, 38 dei quali hanno superato il 10% di flessione del fatturato, mentre 11 aziende hanno subito una diminuzione superiore al 20%.

L’altra faccia del territorio è però costituita da 36 società che nell’esercizio 2020 sono riuscite a crescere. Di queste, 21 hanno superato il 10% di incremento di fatturato, mentre nove aziende hanno superato addirittura il 20%.

E infine c’è la tenuta degli utili. Come era emerso nella precedente analisi di Top100, quella del 2019, le aziende trivenete, entrate nel turbine pandemico, avevano solide basi, alto livello di patrimonializzazione e un equilibrio finanziario notevole. E infatti la quota delle imprese in utile è particolarmente rilevante (82%) e allineata al dato 2019, anche se l’aggregato dei risultati netti risulta in contrazione rispetto all’anno precedente del 10%. Al cospetto di questi numeri si misureranno i protagonisti, raccontando le loro future mosse, con innanzi uno scenario denso di opportunità e cambiamenti. Perché, come ricorda Possamai nel suo editoriale in apertura del magazine Top 100 (in edicola dal prossimo 18 novembre), «Il virus ha avviato un radicale sovvertimento dei paradigmi precedenti la pandemia, accelerando processi già in atto o costringendo a nuove strategie». 

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