Matteo Barbini, il campione di rugby che ha fondato la insurtech Wide: “Diamo la possibilità alle persone di vincere”

Lo sport come disciplina di crescita, come metodo da applicare nell’esercizio della leadership, come schema per costruire relazioni. Matteo Barbini, 39 anni, ha giocato a rugby per gran parte della sua vita. Lo ha fatto in Italia, al Petrarca Rugby, al Benetton Treviso e sei anni nella Nazionale Italiana, ma anche in Inghilterra. E mentre giocava ha avuto un’esperienza tecnico-assicurativa ai Lloyd’s di Londra. Poi è tornato in Italia e ha deciso di fondare, con altri due soci coetanei Gianluca Melani e Gerardo Di Francesco, una Insurtech

Roberta Paolini

PADOVA. “Essere il capitano di una squadra di rugby a 20 anni, la prima squadra, con compagni con 10 anni più di me, è stata una esperienza unica. Bisogna capire il carattere delle persone, che arrivano da tante parti del mondo, le doti che ho imparato su quel campo sono state per me fondamentali”. Lo sport come disciplina di crescita, come metodo da applicare nell’esercizio della leadership, come schema per costruire relazioni. Matteo Barbini, 39 anni, ha giocato a rugby per gran parte della sua vita. Lo ha fatto in Italia, al Petrarca Rugby, al Benetton Treviso e sei anni nella Nazionale Italiana, ma anche in Inghilterra. E mentre giocava ha avuto un’esperienza tecnico-assicurativa sia come Lloyd’s broker che come Underwriter.

Poi è tornato in Italia e ha deciso di fondare, con altri due soci coetanei Gianluca Melani e Gerardo Di Francesco, una Insurtech “Io da capitano ho imparato a lavorare per vincere. Alla fine quello che noi vogliamo fare con la nostra azienda è questo, far vincere le persone” spiega Barbini.
Wide Group (www.widegroup.eu), è il primo Insurtech Broker Aggregator italiano, che ha ridisegnato i processi di intermediazione assicurativa rendendoli integrati e ottimizzati. Una società sviluppata da un broker, a servizio di altri broker, in grado di aggregare consulenti assicurativi qualificati ed esaltandone le capacità tecniche.

“A differenza di altre piattaforme noi lasciamo ai broker la proprietà del loro portafoglio, ma entrando nella nostra piattaforma potenziamo la capacità di generare redditività da parte del portafoglio, mettendo a disposizione gli strumenti e i prodotti migliori, servizi accessori in continua implementazione, il tutto attraverso il nostro software proprietario”.
Con 160 fra dipendenti e collaboratori interni, il Gruppo ha chiuso il bilancio al 30-04-2021 con premi intermediati a 80 milioni di euro, 20.000 clienti e 51.000 polizze. Nel triennio 2019-2021, Wide Group ha registrato un fatturato in costante crescita, da 8,2 milioni di euro del 2019 ai 12,7 del 2021, con un CAGR del 22,55% circa. La realtà si focalizza principalmente sul progresso tecnologico, ricercando con costanza la massima digitalizzazione dei sistemi per ottimizzare tutte le operation nel brokeraggio assicurativo, al fine di offrire un da servizio innovativo e unico sul mercato italiano. “Il nostro piano prevede di arrivare ai 25 milioni di fatturato nel 2024” spiega Barbini.

Wide Group nasce nel 2016 dall’unione di EuroBroker, BrokerStudio e Venice Brokers, a cui si unisce nello stesso anno Studio 44. Nel 2018 si uniscono al gruppo Sibas, broker di assicurazioni di Milano e East Broker, operazione che porta all’apertura dell’ufficio di Verona. Un anno dopo, viene inaugurata la sede di Brescia con l’ingresso di Centro K, mentre con l’apertura della sede Reggio Emilia è la volta di Ronzoni & Partner. Il 2021 vede l’ingresso di CEBI, broker di assicurazioni di Milano e del ramo Insurance di ARIB, parte di Alliance Group, con l’apertura dell’ufficio di Roma.

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