In missione il drone subacqueo di Fincantieri
Il 23 ottobre sarà per la prima volta messo in acqua. Folgiero: è urgente accelerare le tecnologie della subacquea per la difesa delle infrastrutture, che è un tipo di minaccia ibrida sottovalutata

La data indicata è vicina. Il prossimo 23 ottobre il drone subacqueo prodotto da Fincantieri verrà per la prima volta messo in acqua per prendere parte alla sua prima missione.
Lo ha annunciato l’amministratore delegato del gruppo triestino Pierroberto Folgiero, intervenendo a un evento su mare e sicurezza promosso nell’ambito delle attività legate alla 57esima edizione della Barcolana.
«È urgente accelerare le tecnologie della subacquea per la difesa delle infrastrutture, che è un tipo di minaccia ibrida sottovalutata e che credo sarà importante nel ciclo industriale che abbiamo davanti. Penso che la vera guerra del futuro sia quella ibrida e sia quella sulle infrastrutture subacquee, quindi difenderle nel Mediterraneo sarà importante, per i fondali e per i porti», ha detto Folgiero, proprio all’indomani dell’annuncio di un ordine per la fornitura di un sistema avanzato per il trasporto e la posa di rocce sul fondale marino necessario ad assicurare la protezione di cavi e oleodotti ricevuto da Remazel, società di ingegneria specializzata in sistemi di ancoraggio sottomarini acquisita dal gruppo nel 2024
«Ora basta parlarne, è ora di farlo», ha aggiunto l’ad. «Noi è da un po’ che ci stiamo lavorando con partnership, con alcune acquisizioni e siamo pronti a mettere in acqua i prodotti:il 23 ottobre ci sarà il lancio del nostro drone subacqueo in una missione». —
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