I telescopi di Officina Stellare avanzano negli Stati Uniti

Grazie alla “democratizzazione" dello spazio è ora più facile andare in orbita rispetto al passato. Prima era un “affare” solo per le agenzie governative, con grandi budget a disposizione. Negli ultimi anni è nata la “new space economy”. Un settore con un grande futuro, che ha nella vicentina Officina Stellare, quotata su Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, uno dei protagonisti a livello europeo.
L’anno della svolta per la società vicentina con sede a Sarcedo è stato il 2015. Sono arrivati i primi clienti importanti, quasi interamente dall’estero, in particolare dagli Stati Uniti. «Grazie ad un telescopio lanciato nello spazio per riprendere la superficie terrestre, progettato e realizzato in un anno da noi - spiega Gino Bucciol, co-fondatore e Vice President of Business Development di Officina Stellare - ci siamo fatti conoscere a livello internazionale. È stata la nostra pietra angolare».
L’azienda è leader nella progettazione e produzione di strumentazione opto-meccanica di eccellenza nei settori dell’aerospazio, della ricerca astronomica e della difesa. La tecnologia viene utilizzata nella gestione dell’agricoltura estensiva, controllo grandi incendi o disastri idrogeologici, attività di soccorso, controlli di sicurezza, emigrazioni, controllo traffico marino, “controllo del traffico” nell’orbita e molto altro.

Officina Stellare (esercizio 2021 chiuso con un valore della produzione di 9,51 milioni di euro, in crescita del 28,6%) si distingue nel panorama industriale internazionale per la disponibilità interamente in-house delle conoscenze e dei processi necessari allo sviluppo, alla realizzazione e alla messa in funzione dei propri prodotti e sistemi.
«Siamo una fabbrica che sa fare bene i prodotti, e velocemente - aggiunge Bucciol - la nostra scelta vincente è stata quella portare in azienda tutta la filiera. Nella nostra space factory facciamo la progettazione di pezzi ottici e meccanici, fino alla loro realizzazione. Una delle cose di cui siamo più orgogliosi è che siamo riusciti a far tornare in Italia gli ingegneri formati nel nostro Paese, che erano andati all’estero».
La società, oltre ad essere impegnata in progetti di sperimentazione e ricerca in ambito Spazio, annovera fra i suoi clienti istituti di ricerca e università prestigiose, agenzie spaziali, player corporate e governativi del mercato aerospaziale e della difesa, il tutto sia livello nazionale che internazionale.
«Il 2019 è l'anno della quotazione: avevamo successo, ma dovevamo crescere più rapidamente - spiega ancora il vicepresidente -. La Borsa ci permetteva di raccogliere fondi da reinvestire completamente nell’azienda: nuovi capannoni, macchinari, nuove assunzioni. Gli investitori valutano molto positivamente la nostra storia e lo sviluppo futuro nei prossimi 10 anni».
Per il consolidamento della presenza sul mercato americano, la società ha costituito Officina Stellare Corp., società controllata al 100% da Officina Stellare Spa, di cui Gino Bucciol è il Ceo, con sede nei pressi di Washington.
Così da mantenere un forte presidio sul mercato Usa ed essere vicini ai grandi player, anche alla luce degli importanti contratti e commesse acquisite dalla società.
Riproduzione riservata © il Nord Est