H-Farm, il richiamo dei revisori: dubbi sulla continuità aziendale

L’ultimo bilancio del gruppo trevigiano ha chiuso con un rosso di 8,8 milioni. Il cda assicura di poter far fronte agli impegni. Bdo chiede altre informazioni
Roberta Paolini

I revisori dei conti richiamano H-Farm sull’ incertezza significativa relativa alla continuità aziendale. Il fatto di aver rimandato la presentazione del bilancio 2023 al fine di poter «completare le opportune verifiche sui dati delle controllate» era stata una nota stonata per il trattorino di H-Farm. Poi è arrivata la relazione finanziaria annuale, la prima del nuovo corso, con un nuovo anno contabile (chiusura ad agosto anziché a dicembre) che mostrava un rosso di oltre 8,8 milioni di euro.

Una nuova chiusura in negativo, tenendo conto che nel 2022 il dato era stato ampiamente in nero (per oltre 17,7 milioni di euro) solo grazie alla cessione a Jakala delle divisioni extra-education per una valorizzazione di 38 milioni, di cui 23 milioni incassati a luglio di quell’anno. Nel 2021 era di nuovo in rosso per 5,6 milioni e per 14,8 milioni nel 2020. E ricordando che lo stesso anno era stato raccolto capitale, tra nuove azioni e obbligazioni convertibili, per 20 milioni.

Fatte le premesse di contesto, a distanza di 20 giorni dal bilancio 2023, la società guidata da Riccardo Donadon ha pubblicato sul sito di Borsa una nota in cui si legge che sono state pubblicate le Relazioni della società di revisione indipendente, Bdo Italia, sia al bilancio annuale consolidato che al bilancio d’esercizio. Entrambi i documenti si concludono con un richiamo di informativa in merito a quanto descritto nel paragrafo “Continuità aziendale”.

Nel dettaglio i revisori richiamiamo l'attenzione sul paragrafo "Continuità Aziendale" della Nota Integrativa, dove gli amministratori evidenziano che la Società presenta una perdita di esercizio del Gruppo pari a 8,89 milioni di euro ed un patrimonio netto del gruppo pari a 7,78 milioni, una posizione finanziaria netta positiva per 4,29 milioni che include debiti finanziari a breve termine per a 2,6 milioni di euro (stesso ragionamento è fatto sul bilancio di esercizio, dove tuttavia va sottolineato che il patrimonio netto è ben più elevato pari a oltre 42 milioni e la posizione finanziaria netta negativa per circa 1,6 milioni). Ciò premesso, gli amministratori di H-Farm «hanno una ragionevole aspettativa della prosecuzione dell’attività» ritenendo in sostanza di poter far fronte alle proprie obbligazione e in particolare in un periodo di almeno 12 mesi. Ed è qui che la società di revisione chiede informazioni.

«Tali circostanze - scrive - oltre agli altri aspetti (...) indicano l'esistenza di un'incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento». E concludono: «Il nostro giudizio non è espresso con rilievi in relazione a tale aspetto».

Riproduzione riservata © il Nord Est