BeanTech, la Pmi innovativa che porta la manifattura nell’era del digitale e dell'intelligenza artificiale

La società friulana ha più che triplicato il fatturato in 5 anni. "Puntiamo ad almeno 30 assunzioni nel corso del 2021"

UDINE - Passare da 4 a 15 milioni di fatturato in cinque anni non è un percorso comune a tante aziende, soprattutto se si paragona questo trend con l’andamento dell’economia nazionale e si considera quanto accaduto nel 2020 tra la pandemia le conseguenze sull’economia.

È il percorso compiuto da beanTech, azienda di Udine specializzata in trasformazione digitale a supporto alle imprese, che nei giorni ha ottenuto la certificazione dal ministero dello Sviluppo economico come Pmi innovativa.

«Uno dei requisiti principali per ottenere la certificazione è riferito al titolo di studio che devono avere i dipendenti della Pmi», spiega Diego Zonta, cfo dell’azienda.

«Dei 150 dipendenti aziendali, il 70% è laureato e ha un’età media inferiore ai 33 anni. Nutrita anche la rappresentanza femminile, tema non scontato per un’azienda tech, che arriva al 28%».

Per l’anno in corso l’obiettivo è di inserire 30 nuovi professionisti formandoli attraverso l’Academy KnowNow, scuola di specializzazione che mira a reclutare i talenti che completeranno con successo il percorso formativo.

«La crescita di questi anni è in buona parte dovuta alla capacità di capitalizzare le migliori tecnologie presenti create dai più grandi vendor sul mercato e strutturare soluzioni concrete per i nostri clienti», ricorda Anziutti.

Nata nel 2001 tra le aule della facoltà di informatica dell’università di Udine, dall’incontro tra Fabiano Benedetti (ad e presidente di beaTech) e Massimiliano Anziutti (chief technology officer), l’azienda sta puntando soprattutto sul potenziale dell’intelligenza artificiale per il manifatturiero, in modo da migliorare l’efficienza della produzione e il controllo qualità in linea.

Una spinta importante è arrivata dalla capacità di siglare una serie di partnership con colossi internazionali dell’It come Dell Technologies, Microsoft, Nvidia, Dassault Systèmes e VMware.

Non solo big del settore, ma anche realtà del territorio. L’azienda ha una serie di collaborazioni in essere con l’Università di Udine: una partnership datata che nei mesi scorsi ha portato all’inaugurazione del nuovo Laboratorio di Machine Learning e Data Analysis.

Si tratta di un punto di riferimento per le Pmi di tutto il Nord Italia, in cui talenti di tutto il mondo lavoreranno su modelli e algoritmi di intelligenza artificiale applicabili principalmente all’industria manifatturiera, nell’ottica di alimentare il know-how della Advanced Manufacturing Valley.

«La collaborazione è estesa anche ad altre università, tra cui quella di Padova, Trieste, Venezia. Con tutte queste realtà si lavora con contratti di ricerca soprattutto sui progetti più innovativi che le aziende clienti ci chiedono, tirocini, lezioni e laboratori», conclude Fabiano Benedetti.—

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