Achille Lauro, dalla scuola trevigiana BigRock gli Nft per l’asta benefica

Cinque opere digitali, trasposizione visuale di altrettante canzoni live. In vendita dal 4 novembre per aiutare la ricerca sulle leucemie infantili

Fabio Poloni

Cinque opere d’arte digitali, create a partire dalla musica live di Achille Lauro, in vendita per beneficenza: il ricavato aiuterà la ricerca scientifica per combattere la leucemia nei bambini. Dietro l’iniziativa del cantante veronese c’è BigRock, eccellenza trevigiana, scuola di computer grafica e arti visuali nata all’interno di H-Farm di Roncade.

Il progetto, ideato dalla società dell'artista De Marinis Group assieme proprio agli studenti della BigRock school e in collaborazione con PwC Italia, consiste nella generazione tramite reti neurali di opere d'arte "sound-reactive" visibili sui ledwall del palco durante il concerto di Achille Lauro a Milano lo scorso 5 luglio. Ora, da venerdì 4 novembre, gli Nft sono in vendita all’asta sull’exchange di Crypto.com: prezzo base mille dollari ciascuno, due giorni di tempo per le offerte e i rilanci. 

Gli studenti della scuola Big Rock, partendo dall'ascolto dei cinque brani di Lauro – Solo noi, Roma, Marilù, Rolls Royce e C'est la vie – hanno ideato dei concept creativi che si sono trasformati in “quadri” dinamici digitali.

Il concerto del 5 luglio era andato in streaming anche sul metaverso, un altro assaggio di futuro. Mondo virtuale ma aiuti concretissimi: il ricavato della vendita degli Nft andrà a supporto del “Comitato Maria Letizia Verga” per lo studio e la cura della leucemia nei bambini.

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