Sultan al fianco dei clienti in campo cantieristico. «Specialisti nel far fronte a problemi complessi»

Venticinque dipendenti e una ventina di fornitori stabili, ai quali si aggiungono di volta in volta i profili necessari, in Italia o all’estero. Uno stabilimento all’avanguardia, i colossi del mondo della cantieristica internazionale come clienti e un fatturato (in crescita) che si è attestato nell’ultimo anno attorno 3,9 milioni di euro. Questi sono i numeri che fotografano la realtà della Sultan srl di Mariano del Friuli, che progetta, produce e fornisce assistenza per allestimenti e impiantistica nel comparto navale. Ma poi c’è quel che i numeri non possono dire compiutamente, ovvero il fatto che negli anni l’azienda isontina (dal 2020 certificata Pmi Innovativa) si sta affermando sempre di più con un suo ruolo peculiare, come una soluzione completa per le società che operano nella cantieristica.
Società che si rivolgono a Sultan per la risoluzione di ogni tipo di criticità riguardante assistenza, materiali, metodologie di installazione o logistica. L’impresa ne ha fatta tanta di strada da quel 2003, esattamente due decenni fa, che la vide nascere allora a Romans d’Isonzo e come ditta di carpenteria leggera navale. In breve, nel giro di due anni, i vertici aziendali capirono però che quella tipologia di business non era l’unica strada, e non necessariamente la più efficace. Ed allora alla parte produttiva è stato affiancato un servizio completo e più ampio, poi diventato preponderante: «Noi progettiamo, anche chiavi in mano, le soluzioni di cui il cliente ha bisogno – racconta l’amministratore unico di Sultan Michela Cecotti -, ma tutti i prodotti arrivano dai nostri fornitori, che sono in grandissima parte italiani e preferibilmente della nostra regione. Stabilmente ne abbiamo una ventina sotto contratto, ma andiamo a cercare poi di volta in volta le realtà più adatte in base alle esigenze specifiche del cliente».
Ecco perché Sultan non esita ad uscire dai confini regionali e nazionali qualora ci sia bisogno di assistenza in tempi rapidi magari in un porto d’oltreoceano, per abbattere tempi d’intervento e costi legati alla logistica. L’azienda è specializzata nell’allestimento delle strutture per le cosiddette aree umide delle navi (dalle piscine alle spa, per esempio), così come per le aree ospedale. E ancora, è leader nella fornitura di ponti in teak o di corrimano, e nella posa e fornitura di soluzioni antincendio come ad esempio i supporti per i salvagente. «Ma nel tempo il nostro core business è diventato l’assistenza post vendita di allestimenti eseguiti da terzi – racconta ancora Michela Cecotti -, con la risoluzione di problematiche legate ai materiali e alle metodologie di installazione. A questo abbiamo dedicato impegno e ricerca: siamo richiesti perché riusciamo ad affrontare problematiche anche complesse, non siamo necessariamente competitivi sul prezzo ma sicuramente sulla qualità dell’offerta, rappresentando per i nostri clienti una risorsa, non un problema». Dal 2018 la Sultan srl si è trasferita nella nuova, più ampia e moderna sede di Mariano del Friuli, e anche grazie agli investimenti in tecnologia e sviluppo ha saputo lasciarsi alle spalle gli anni difficili della pandemia.
«Le crisi portano anche ad opportunità, e nel nostro caso il Covid ci ha dato la possibilità di concentrarci su progetti che magari avrebbero finito per essere accantonati – dice la capoazienda Cecotti -. Così, quando sono ripartiti mercato e lavoro dopo l’emergenza, noi eravamo pronti. Oggi il nostro fatturato si attesta a 3,9 milioni di euro, ma in questo 2023 potremo raggiungere quota 5 milioni, e guardiamo al futuro con grande ottimismo». Certo le difficoltà non mancano, e tra queste c’è ad esempio la difficoltà (che è propria di tantissime altre aziende in regione e in Italia) a trovare personale altamente specializzato che possa inserirsi nell’organico di una realtà in crescita. Ma Sultan è pronta ad un passo ulteriore nel suo percorso, persino fuori da quel mare che ha rappresentato sin qui il suo ambiente d’elezione.
«Stiamo seguendo tanti progetti che potrebbero portare sviluppi interessanti – conclude Michela Cecotti -. Abbiamo introdotto novità sui processi e sulle metodologie di lavoro, investendo molto anche grazie agli aiuti che la Regione garantisce a sostegno dell’innovazione. E questo ci permette di pensare per il futuro anche a nuove prospettive di business, non solo nel settore crocieristico ma pure in ambiti al di fuori della nautica».
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