Solo il 2% delle imprese investe sui mercati degli Emirati Arabi

Il focus a Pordenone sulle opportunità dell’area
Edoardo Anese
Riyadh
Riyadh

Dal settore agroalimentare, passando per l’industria e l’edilizia, fino ad arrivare al settore farmaceutico e della cosmetica. Questi i comparti che trainano il mercato negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita, sui quali anche i commercianti italiani stanno indirizzando il proprio export. In regione solo il 2% delle imprese ha avviato un rapporto di interscambio con le due realtà. Ieri pomeriggio, a Pordenone, a palazzo Montereale Mantica si è svolto un incontro, rivolto agli imprenditori locali, per fare il punto sulle opportunità che le imprese del Fvg potrebbe avere investendo sui mercati arabi.

«Il focus principale – sottolinea Enrico Romanutti, commercialista e representative della Camera di commercio italiana negli Emirati Arabi Uniti –, è individuare dei mercati in crescita sui quali investire. Dubai, negli ultimi dieci anni, è cresciuta molto e presenta un mercato non saturo, che può assorbire ancora tanto in termini di prodotti da commercializzare. Organizzare degli incontri per le imprese affinché possano iniziare a conoscere i paesi esteri in crescita è un fattore molto importante».

Come ha sottolineato il segretario generale della Camera di commercio italiana negli Emirati Arabi Uniti, Mauro Marzocchi, le nostre imprese sanno bene ormai che Dubai è uno dei principali hub per le riesportazioni. «Quest’anno – sottolinea –, abbiamo superato i 6 miliardi di euro nell’export verso gli Emirati. In Fvg il tasso di interscambio si attesta al 2%. Un dato che auspichiamo possa crescere».

Relatori all'incontro di Pordenone
Relatori all'incontro di Pordenone

Guardando ai settori che trainano il mercato negli Emirati Arabi Uniti, negli ultimi due anni al primo posto si piazza l’agroalimentare. In crescita anche l’industria, il settore medicale e quello cosmetico e farmaceutico. In lieve calo la gioielleria e l’alta moda. «Per i commercianti – spiega Roberta De Santis, senior manager della Camera di commercio italiana negli Emirati Arabi Uniti – non è facile fare il passo in avanti e guardare all’estero. Noi svolgiamo il ruolo cruciale di facilitare gli scambi commerciali tra i due paesi, mettendo sul piatto della bilancia sia le opportunità ma anche i rischi. È necessario realizzare un piano ben strutturato di medio-lungo termine. Infatti, i primi risultati solitamente si raccolgono dopo i tre anni di attività»

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