Socgen: il 5% in Generali è quota non strategica

La banca francese ha precisato che la posizione detenuto nel colosso triestino delle assicurazioni non ha nulla di strategico ma è una operazione legata ad attività di mercato. La composizione della partecipazione è quasi totalmente in strumenti derivati (opzioni put e call e un future). La partecipazione potenziale è del 2,11% composta per la quasi totalità da un azioni oggetto di contratti di prestito titoli con possibilità di restituzione in qualsiasi momento che non prevedono data di scadenza e da una call con scadenza lunga

TRIESTE. La quota aggregata di Socgen nelle Assicurazioni Generali, di poco inferiore al 5% del capitale, «non ha nulla a che vedere con una qualsiasi posizione strategica» nel capitale della compagnia triestina. Lo precisa la banca francese sottolineando come la quota sia il risultato di «classiche transazioni legate alla copertura di operazioni realizzate nel contesto delle attività di mercato».

 Dagli aggiornamenti della Consob sulle partecipazioni rilevanti era emerso ieri che la banca francese disponeva di una quota aggregata complessiva, pari al 4,977% del capitale della compagnia francese, in gran parte costituita da strumenti derivati. «Nel contesto delle sue attività di mercato - si legge nella nota -, Societe Generale ha attraversato la soglia del 5% del capitale e dei diritti di voto di Generali sia al rialzo che al ribasso, rispettivamente, il 7 marzo e l'11 marzo». E per questa ragione, essendo richiesto dalla normativa italiana, «ha notificato ai regolatori questi movimenti».

La precisazione di Socgen, che ha escluso che la quota abbia un valore strategico ricollegandola ad operazioni di copertura rispetto alle sue attività di mercato, sgombra il campo dalle suggestioni di manovre da parte di soggetti d'Oltralpe sulla compagnia triestina, nel cui capitale si è peraltro consolidato il nocciolo duro di soci forti italiani, ormai attestatosi attorno al 30% del capitale. 

La quota di SocGen, si legge nel documento Consob, è composta per il 2,118% da una partecipazione potenziale: 1.911%: azioni oggetto di contratti di prestito titoli con possibilità di restituzione in qualsiasi momento che non prevedono data di scadenza; 0.310%: contratti di opzione "call" con date di scadenza comprese tra aprile 2019 e dicembre 2021; per l'1,993% da contratti di opzione "put" con date di scadenza comprese tra marzo 2019 e dicembre 2022; 0.831%: contratto "Future" con data di scadenza 16/05/2019; 0.010%: contratti di opzione "put" con data di scadenza 17/05/2019; 0,008%: contratti "DPS" che non prevedono data di scadenza.

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