Sdag guarda a Est e diventa snodo agroalimentare
La solida specializzazione nel mercato del fresco e dei prodotti congelati dell’Interporto di Gorizia è garantita anche dai 33 mila metri cubi di celle frigorifere

Si potrebbe definire, in sintesi, una infrastruttura tra “ponte” e “crocevia”. Parliamo dell’Interporto di Gorizia (Sdag), una piattaforma logistica intermodale al confine con la Slovenia, specializzata nell’agroalimentare per i mercati del Centro ed Est Europa. Si tratta di una società “in house” controllata al 100% dal comune.
Quali le strategie di espansione? In prospettiva l’azienda dovrebbe prendere una partecipazione nell’aeroporto Duca D’Aosta di Gorizia ma le modalità e le forme sembra siano ancora in discussione, come dicono i più stretti collaboratori dell’amministratore unico, Giuliano Grendene, in questi giorni di luglio non contattabile perché fuori azienda.
Questa, almeno, la versione ufficiale. In effetti ci sarebbe in ballo - proprio in questi giorni - il rinnovo del mandato, dal momento che Grendene ne ha già fatti due e, tecnicamente, non sarebbe quindi rieleggibile, anche se in comune si sta lavorando in tal senso per la grande fiducia che ha riposto in lui il sindaco di Gorizia, Ridolfo Ziberna.
Dal dicembre 2014 la gestione dell'aeroporto è stata assegnata per vent’anni alla società Amedeo Duca d'Aosta: attualmente in aeroporto è insediata la ditta costruttrice di aerei ultraleggeri Pipistrel.
Da tempo quello che era un “semplice” autoporto, come recita la massiccia insegna all’entrata, è diventato un “interporto” per l’approvazione della modifica statutaria che ha appunto ufficializzato la nuova qualifica, anche per perseguire nuovi progetti in fase di realizzazione, in particolare per l’intermodalità con l’intensificarsi della sinergia con Adriafer, la società ferroviaria che fa capo al porto di Trieste. Sdag ha anche una partecipazione nell’interporto di Trieste.
In seguito all’adesione di Sdag alla Uir (Unione interporti riuniti) il plesso industriale viene oggi definito nell’oggetto sociale come “complesso infrastrutturale interportuale”: in tal modo si è spianata la strada per l’iter di riconoscimento sia a livello nazionale che europeo per accedere alla richiesta di finanziamenti dedicati.
Il sistema autoportuale si colloca nel punto d’incontro di diverse direttrici di traffico da e per il centro Europa, in prossimità del sistema logistico integrato dell’Alto Adriatico e dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari. L’interporto di Gorizia è una piattaforma logistica intermodale che si estende su un’area di 600mila metri quadrati ed offre una vasta gamma di servizi al commercio internazionale ed al trasporto su strada e su rotaia da e per i Paesi dei Balcani occidentali. I molteplici servizi alle merci che Sdag offre sono realizzati per assolvere alla funzione di deposito e consolidamento dei carichi per merci secche, deperibili, fresche e congelate, anche in regime doganale. Gofoodlog (Gorizia food logistics) ne è il punto di forza. Per l’appunto, è stata recentemente implementata la nuova piattaforma agroalimentare, con una solida specializzazione nel mercato del fresco e dei prodotti congelati, grazie anche a 33mila metri cubi di celle frigorifere.
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