Scuola di ago e filo per tappezzieri. E da disoccupati trovano un lavoro

UDINE. Un percorso due obiettivi e altrettanti risultati: formazione e lavoro. Plaude al successo dell’iniziativa il Cluster arredo-casa Fvg partito dalle esigenze - non soddisfatte - delle aziende del settore del mobile (in particolare dell’imbottito) a caccia di personale qualificato, per raggiungere persone in cerca di lavoro e disponibili ad apprendere.
È nato così il percorso “Soft Design Academy”, avviato dal Claster insieme a Regione ed Enaip. L’esito? Un terzo degli stagisti cucitori e foderatori è entrato in azienda. E questo perchè ben 2.500 imprese in Fvg sono alla ricerca di tappezzieri, ma sono poche quelle che li trovano. È la mia strada Con un curriculum professionale sguarnito di specializzazioni, dopo aver lavorato come commessa e badante, Sonia ancora non ci crede che ha finalmente trovato il suo primo vero impiego.
E non importa se, per scoprirlo, ha dovuto quasi toccare la soglia del mezzo secolo di vita. A 45 anni l’entusiasmo è quello di una ragazzina, la passione simile a un primo amore. Il corso di formazione “Soft Design Academy” in soli due mesi ha tramutato Sonia Meneghin in una tappezziera.
E la Moroso non se l’è fatta scappare. Diplomata modellista di moda, residente a Corno di Rosazzo ma originaria di San Giovanni al Natisone, guardia zoofila volontaria, da ragazza aveva avuto un’esperienza in tappezzeria, ma poi la vita l’ha portata altrove, salvo poi farla tornare dove era partita. «Non mi fa paura ricominciare da capo – racconta –, anzi ne sono felice.
Nella mansione che mi hanno affidato, la foderatura, ci vuole precisione, manualità, occhio. L’ambiente è sereno, sono davvero fortunata». Ricomincio dopo 10 anni Barbara Flebus, 43 anni, residente a Cividale, per 10 anni è stata una mamma a tempo pieno (ha quattro figli di 11, 10, 9 e 6 anni). Oggi l’occasione per tornare in pista l’ha offerta Frag che l’ha assunta come cucitrice, un mestiere che già conosceva.
«E’ arrivato il momento di ricominciare – spiega –, avevo già una qualifica recente per il cucito, così quando ho saputo del corso all’Enaip mi sono detta: perché no? Ora alla Frag mi trovo molto bene, l’azienda mi ha dato l’opportunità di un part-time, così al pomeriggio posso prendere a scuola tutti i miei figli». Barbara è stata scelta soprattutto per la sua precisione nella cucitura: «l’azienda tiene all’alta qualità, bisogna essere accurati, perfetti. Con la pratica diventerò sempre più veloce».
Da geometra a cucitore Massimo Visentini di Pavia di Udine, 40 anni, geometra, padre di due bimbi, è l’altro allievo preso dalla Moroso come cucitore. «Sono soddisfatto e sorpreso – commenta –. Mi ero accorto che ai docenti avevo fatto una buona impressione, sono meticoloso e adoro creare qualcosa di nuovo». Massimo lo scorso anno aveva fatto una scelta che molti riterrebbero forse azzardata: ha lasciato il posto “sicuro” nelle Ferrovie, dopo 16 anni, per passare a un lavoro di tipo manuale.
Dopo 8 mesi di inattività ha colto l’occasione offerta da Soft Design Academy. Dal Marocco in Fvg Fadoua Tarhhal, 26 anni, marocchina, è la più piccola del gruppo. Diplomata modellistica all’Ipsia di Conegliano, per necessità aveva ripiegato su qualunque lavoro, dalla baby-sitter alle pulizie.
Quando al Centro dell’impiego di Sacile la informano dell’opportunità, supera il colloquio per l’ingresso al corso e si butta con entusiasmo nella nuova avventura. Omar Astolfi, che l’ha vista all’opera, l’ha voluta nella sua squadra e a breve inizierà a lavorare con lui. «Mi hanno sempre trasmesso serenità, ho lavorato con il cuore».
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