Popolare di Vicenza: nuove perquisizioni a Prato

La Banca: "Piena collaborazione con la giustizia". Iniziativa di soci e M5s in programma il 10 dicembre al Teatro Astra. Renato Bertelle: "Uniamoci per non finire come carne da macello". Nuove accuse a Bankitalia

VICENZA. Nuove perquisizioni per la Banca Popolare di Vicenza. Dopo il blitz nella sede centrale a Vicenza dello scorso settembre, il 10 dicembre mattina la Guardia di Finanza ha perquisito 10 filiali e agenzie dell'Istituto a Prato. "Abbiamo offerto ed offriremo come sempre la nostra piena collaborazione alle indagini" ha commentato l'Istituto. L'inchiesta, aperta dalla procura di Prato con l'ipotesi di reato di estorsione, al momento vede indagati sette dirigenti.

Nello stesso giorno, a Vicenza, andava in scena una nuova iniziativa per compattare le fila degli azionisti in vista della trasformazione in Spa e assemblea che sarà il 19 marzo 2016.

"Cari soci truffati e svalutati, per 20 anni messi nel parco buoi, se non ci riuniamo ora e non usiamo tutte le nostre forze saremo carne da macello: finiremo con le nostre azioni e i nostri soldi in pasto alla grande finanza". L'avvocato di Malo Renato Bertelle, presidente della neo nata associazione nazionale Azionisti della Banca popolare di Vicenza ha lanciato così, su Facebook, l'appello a presidiare alla nuova iniziativa indetta il 10 dicembre dai Cinque stelle al Teatro Astra di Vicenza per informare e compattare la base sociale della banca.

Il movimento di Beppe Grillo da mesi è sceso in campo in difesa dei risparmiatori che hanno investito nella Banca Popolare di Vicenza. Il gruppo di lavoro che, nel movimento, si occupa della vicenda che riguarda l’istituto di credito vicentino ha promosso così un incontro con la stampa per presentare alcune proposte, e subito dopo farà il punto con gli azionisti e i correntisti della banca Berica. “BpVi: M5S chiede che siano tutelati i risparmiatori” è il titolo dato all’evento che si terrà a Vicenza, al Teatro Astra a partire dalle 17.30. Interverranno i senatori pentastellati Enrico Cappelletti e Gianni Girotto, il deputato Daniele Pesco, il capogruppo in Regione Veneto Jacopo Berti, il presidente di Adusbef Elio Lanutti. Tra i relatori anche il presidente della neo costituita Associazione nazionale azionisti della Banca Popolare di Vicenza, Renato Bertelle che sarà accompagnato dal consiglio direttivo dell'associazione.

Spiega Bertelle: “In Veneto Banca i giochi sono già stati fatti, noi dobbiamo intervenire prima della stesura della bozza di statuto, dobbiamo contarci e dobbiamo capire quanto possiamo pesare e quanto possiamo trattare in assemblea”.  “Siamo convinti – scrive infatti il Movimento 5 Stelle presentando l’evento e le proposte – che i colpevoli della tragedia finanziaria che ha coinvolto la Popolare di Vicenza non siano solo coloro che hanno gestito la banca in questo ultimo decennio, ma anche i controllori conniventi. Controllori da noi pagati che in realtà facevano da palo. Quindi doppiamente colpevoli”.


Ed a questo punto M5S propone che la Banca d’Italia, con i soldi che riceve gratis mensilmente dalla Bce, acquisti a 62,50 euro le azioni dei risparmiatori che sono rimasti con in mano un pugno di mosche.

Per il Movimento 5 Stelle è inoltre “necessario il ricorso alla Corte Costituzionale contro la sospensione sine die del diritto di recesso. In questo modo sarà ritornata agli azionisti la facoltà di recedere e potranno quindi chiedere di essere rimborsati all’ultimo prezzo stabilito dall’assemblea, 48 euro ad azione”. Dovrebbe anche entrare in scena, secondo M5S, la Regione Veneto, per “contrarre un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, di durata trentennale, e rilevare le azioni della BpVi dei piccoli risparmiatori, come esposto nella prima proposta, diventando l’azionista di maggioranza”.
 

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