Popolare di Vicenza approva lo statuto: non c'è la soglia del 5%

Al vaglio del Cda il 15 dicembre la bozza definitiva che sarà messa ai voti dell'assemblea il 19 marzo 2016. A sorpresa non c'è la soglia anti scalata

VICENZA. Il Cda ha approvato il nuovo statuto della Popolare di Vicenza. Il 15 dicembre si è svolto in Banca un board con all'ordine del giorno il nuovo statuto in formato Spa. L'iter è solo all'inizio, perchè la bozza deve essere approvata dall'assemblea il 19 marzo prossimo. Come si ricorderà Veneto Banca ha già approvato il suo statuto, decidendo fra l'altro di non inserire il tetto del 5% suggerito da Assopopolari, il cosiddetto “tetto antiscalata”.


Anche Vicenza ha fatto la stessa scelta, anche in questo caso per favorire l'ingresso di nuovi investitori, come trapela dal quartier generale berico. Inoltre, secondo le indiscrezioni pubblicate da Il Messaggero, l'articolo 9 bis dello statuto prevederebbe che la “società può riscattare le azioni detenute dai soci che hanno chiesto il rimborso”. Questo perché, definito anche per PopVi il prezzo di recesso (per Veneto banca è stato fissato al 7,3 euro) la banca non avrà i requisiti patrimoniali minimi per poter ottemperare al rimborso di chi vorrà uscire dalla compagine prima della trasformazione in Spa. Quindi Bpvi è pronta a riprendersi i titoli nel caso in cui il debitore non abbia la possibilità di rimborso.

Sempre il Messaggero anticipa che secondo la bozza il Cda dovrebbe essere di 13 membri: 10 dalla lista di maggioranza e 3 di minoranza. Almeno 4 dovranno essere indipendenti. Per comporre una lista bisognerà detenere almeno il 2,5% del capitale.


L'attuale Cda cesserà dalla carica a inizio quotazione, non con l'assemblea.
Calendario alla mano se l'assemblea è fissata il 19 marzo, la quotazione dovrebbe arrivare il 29 aprile in coincidenza con l'aumento di capitale per 1,5 milioni di euro.
 

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