Piattaforma logistica: il gigante cinese Cmg vuole scommettere sul Porto di Trieste

TRIESTE. Ancora sei mesi e il sistema portuale italiano si arricchirà dell’infrastruttura più importante fra quelle attualmente in costruzione. Si tratta della nuova Piattaforma logistica, in via di realizzazione nel porto di Trieste. La società di gestione, Piattaforma logistica Trieste Srl, ha cerchiato in rosso i mesi di giugno e luglio per ultimare l’opera, che pare aver destato la concreta attenzione del colosso China Merchants Group (Cmg), dopo i sopralluoghi effettuati nei mesi precedenti da giganti internazionali quali Autorità portuale di Singapore (Psa) e Dubai Ports World.
Concessione di 30 anni
Cmg sa che la possibilità di entrare nel capitale di Piattaforma logistica Trieste Srl – società costituita dallo spedizioniere Francesco Parisi e dal costruttore Vittorio Petrucco – significa mettere le mani sulla concessione trentennale già assegnata all’impresa e sulla possibilità di usare la nuova infrastruttura come base da cui avviare la costruzione del Molo VIII dello scalo giuliano. Tentazioni non da poco, dopo che Parisi Group e Icop hanno quasi ultimato la parte della banchina e acquistato il vicino Scalo legnami, andando a creare un’area logistica di 26 ettari, che potrebbe in futuro essere estesa alla zona occupata dalla vicina area a caldo della Ferriera di Servola. È qui che l’Autorità portuale di Zeno D’Agostino vuole localizzare una nuova stazione ferroviaria all’avanguardia, che darebbe respiro al Molo VIII e più in generale alle attività industriali immaginate nell’ambito del neonato regime di porto franco.
Maxi investimento
Tornando alla Piattaforma, l’investimento per la sua costruzione è da 130 milioni, di cui 100 di provenienza pubblica e 30 frutto del prestito di Iccrea ai privati. I lavori sono cominciati nel febbraio 2016, dopo 15 anni trascorsi ad attendere il finanziamento statale: oggi si procede però a pieno ritmo grazie all’impiego di oltre cento operai e ogni settimana 1.200 metri quadrati vengono sottratti al mare. Mancano di fatto quasi soltanto le infrastrutture a terra, per le quali Plt ha appena ottenuto il via libera definitivo da parte del ministero dell’Ambiente. Quello in via di realizzazione è solo il primo lotto dell’opera, capace di avanzare di 400 metri rispetto alla riva. Il secondo corrisponderebbe alla zona antistante all’area della Ferriera, ma non verrà mai realizzato, perché superato dalla progettazione del Molo VIII, che diventerà la principale infrastruttura della logistica portuale triestina.
Destinata probabilmente a traffici ro-ro e di rinfuse secche, la Piattaforma ha attirato l’interesse di diversi player internazionali, ma Cmg è la più avanti nella trattativa, tanto che a inizio 2019 potrebbe arrivare la notizia di un’intesa raggiunta. È stato d’altronde lo stesso D’Agostino a parlare nelle scorse settimane della concretezza dell’interesse di «società statali cinesi a entrare nel capitale di alcuni degli operatori del porto», spiegando che «sono dialoghi maturi e a breve, nel giro di qualche mese, avremo notizie ufficiali». Frasi che arrivano un anno dopo le ammissioni dello stesso Parisi sulla possibilità di chiudere un accordo con un mai nominato gruppo cinese, che potrebbe acquisire la maggioranza Plt o limitarsi ad una consistente partecipazione azionaria.
Via della Seta
Fondato nel 1872, China Merchants è un colosso capace di totalizzare nel 2017 un fatturato da 78 miliardi di euro e un utile da 17, 7, oltre a possedere asset per più di mille miliardi di euro. Numeri che ne fanno la seconda società più redditizia della Repubblica popolare, dopo avere avuto un ruolo fondamentale nella modernizzazione della Cina imperiale, avendo creato la prima flotta commerciale, la prima banca e la prima assicurazione del Paese.
Oggi Cmg ha un ruolo centrale nella costruzione del progetto della nuova Via della Seta e opera in 53 porti in 20 stati diversi, avendo un ruolo da protagonista in numerosi altri ambiti, dalla finanza all’immobiliare, dalla costruzione di autostrade alla cantieristica, con un ruolo di leader mondiale nella costruzione di navi e piattaforme off-shore. Un gigante capace di movimentare cento milioni di container all’anno e far viaggiare contemporaneamente 42 petroliere. È l’agenzia Bloomberg a informare a luglio scorso che Cmg ha stanziato 12 miliardi per nuovi investimenti in patria e all’estero. Cifra davanti alla quale i 130 milioni spesi per realizzare la Piattaforma logistica diventano una briciola.—
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