"Non vogliamo uno stato imprenditore che ci impedisca di fare gli imprenditori"

Lettera aperta della presidente dei Giovani industriali di Confindustria Vicenza. "L'impressione è che alla classe dirigente manchi il contatto con la realtà"

VICENZA  - “Ho fatto della “non-lamentela” il manifesto del mio mandato da presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Vicenza - scrive Giulia Faresin . Ho sempre ritenuto che la lamentela, soprattutto fine a se stessa, non possa portare a nulla di buono, per questo motivo ho scelto di mettere sempre in primo piano ciò che c’è di buono. Per fare davvero la differenza abbiamo bisogno di essere positivi e propositivi, non di piangerci addosso: guardiamo alla soluzione, non restiamo impalati a fissare il problema".

Nella lunga lettera aperta la leader dei giovani industriali vicentini definisce il periodo attuale "l’alba di un nuovo lockdown" in cui la politica si muove come in reality.

"Un esempio su tutti: l’istruzione, tema sul quale sono opportunamente intervenuti in queste settimane anche i colleghi Mario Carraro (Vicepresidente Confindustria Vicenza con delega all’Education) e Lara Bisin (Coordinatrice Commissione Scuola Confindustria Vicenza). Quanto tempo è stato sprecato in dibattiti inutili e quante risorse economiche sono state destinate alla grande farsa dei banchi a rotelle? incalza Faresin - Un discorso serio sulla formazione sta al tipo di banco da usare come la scelta del quadro da appendere sta al tipo di martello con cui piantare il chiodo sulla parete. L’impressione ricorrente è che alla classe dirigente manchi completamente il polso della realtà".

"La nuova formazione - prosegue la lettera - non richiede in primis i banchi a rotelle, ma una ristrutturazione dalle fondamenta di un sistema ormai stantio, una rivoluzione per certi versi, che privilegi per ovvi motivi la didattica a distanza, e che finalmente inizi a considerare il fatto che l’offerta formativa va ricalibrata, dall’asilo alla formazione post-universitaria, avendo a cuore prima di tutto il futuro degli studenti e quindi gli sbocchi professionali reali richiesti dal mondo del lavoro reale. Niente di tutto ciò è all’orizzonte, ma solo provvedimenti tappa-buchi".

I banchi singoli dotati di sedia ergonomica, scrittoio e rotelle, adottati all'Iis Majorana di Brindisi in una foto tratta dal profilo Facebook del preside dell'Isituto ed ex sottosegretario all'Istruzione Salvatore Giuliano, 21 luglio 2020. +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA LAUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA +++ ++ HO - NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++
I banchi singoli dotati di sedia ergonomica, scrittoio e rotelle, adottati all'Iis Majorana di Brindisi in una foto tratta dal profilo Facebook del preside dell'Isituto ed ex sottosegretario all'Istruzione Salvatore Giuliano, 21 luglio 2020. +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA LAUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA +++ ++ HO - NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

"L'economia si salva con la capacità politica di prendere decisioni tempestive e univoche, non con continui aggiustamenti e con la discutibile abitudine di rassicurare le categorie più colpite con la promessa di contributi e ristori, atteggiamento che non fa altro che accrescere uno sconsiderato assistenzialismo. Chi fa impresa, dal ristoratore alla grande manifattura, ha ben chiaro quello che deve fare, probabilmente ha già provveduto con diversi investimenti per rispettare le norme e garantire la sicurezza propria, dei collaboratori e dei clienti. Ripetiamolo ancora una volta: non abbiamo bisogno di sovvenzioni statali, ma che ci sia data la possibilità di lavorare e sostenere l’economia del nostro paese; non vogliamo uno stato imprenditore che ci impedisca di fare gli imprenditori, ma uno stato che ascolti le nostre esigenze e tolga i legacci che frenano il potenziale delle nostre industrie" è la posizione dei giovani industriali vicentini.

 

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