Nautica in scia ai mega yacht. Fvg in vetrina a Düsseldorf

La rassegna Boot fino al 28 gennaio: il fatturato del settore a quota 7,4 miliardi. Presenti una decina di aziende nordestine, dai grandi cantieri ai componentisti
Piercarlo Fiumanò

L’industria nautica italiana prepara un anno in crescita dopo i buoni risultati del 2023 soprattutto nel comparto dei maxi yacht. Secondo l’ultima indagine previsionale di Confindustria Nautica la produzione cantieristica vale un fatturato di 7,4 miliardi di euro: l’Italia resta primo esportatore mondiale (3,7 miliardi di euro) con circa 200 mila occupati nel settore. Positive le previsioni per il 2024: un’azienda su due del comparto -come emerso nell’ultima assemblea di Confindustria nautica - prevede una crescita di fatturato. Qualche ombra sulla piccola nautica, che attende una contrazione del mercato, in gran parte determinata da fattori congiunturali come l’inflazione elevata e l’incremento dei tassi d’interesse.

l’88% va oltreconfine

Restiamo il primo Paese esportatore mondiale di imbarcazioni e yacht: a giugno 2023 abbiamo toccato il massimo storico di 3,74 miliardi di euro. Da ricordare che nel 2022 l’export italiano di unità da diporto aveva raggiunto una quota del 18,3% del dato globale e che l’88% della produzione cantieristica nazionale è diretta all’estero.

da Udine a venezia

Dopo il successo dei saloni nautici autunnali di Cannes, Genova e Monaco, Confindustria Nautica è presente da oggi al 28 gennaio alla 50° edizione del Boot di Düsseldorf e guiderà una spedizione di 110 imprese italiane che parteciperanno come espositori alla manifestazione. Al Salone tedesco nella rappresentanza dal Nord Est una decina di aziende: dall’udinese Charisma Design che produce accessori hi-tech per barche a vela in fibra di carbonio a Cnb Yacht Builders, marchio monfalconese del colosso francese Bénéteau (oltre un miliardo di euro di fatturato l'anno e 7.400 dipendenti) che ha costituito ad Aquileia un super-polo degli yacht di lusso con Solaris Yachts, griffe di barche a vela moderne e veloci destinate agli appassionati di navigazione e di regate.

Solaris produce un fatturato che si attesta attorno ai 40 milioni di euro l'anno con 130 dipendenti. C’è anche lo stand della triestina D.D. Global Store con sede a San Canzian D’Isonzo (marketing e distribuzione), la cervignanese Marinas Friaul Julisch Venetien, e la veneziana Certosa Marina.

i dati del “global book”

Il Global Order Book elaborato come ogni anno da Boat International e appena presentato (raccoglie i dati di 177 cantieri attivi in cinque continenti) certifica che al primo posto si trova, per il 24° anno consecutivo, la piemontese Azimut Benetti con un market share del 14% del mercato mondiale, un valore della produzione in crescita del 23% e un ebitda al +50%. La seconda posizione è occupata dal cantiere spezzino Sanlorenzo. Nelle prime posizioni (è quinta) anche la toscana The Italian Sea Group, leader mondiale nella gamma dei maxi yacht oltre i 50 metri. Gi Usa consolidano il loro primato di principale importare di unità da diporto prodotte in Italia, con un incremento del 57%.

Sardegna in testa

Le stime di crescita sono confermate anche per il Friuli Venezia Giulia che conta 67 aziende attive nel settore delle unità da diporto, sparse su tutto il territorio regionale e che coprono quasi tutta la filiera, dalla progettazione e costruzione alla componentistica e impiantistica. Se guardiamo ai posti barca, in Fvg sono disponibili una cinquantina di infrastrutture portuali con 13 porti turistici e 15.560 posti barca. In Italia se ne contano oltre 166 mila, dato stabile rispetto allo scorso anno. La regione con il più alto numero di posti è la Sardegna (21.709).

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