Mecno, l’azienda che si prende cura dei binari

Fondata da Claudio Favaron, dal 1997 è specializzata nella progettazione, costruzione ed esercizio di macchine molatrici

VENEZIA. Si prende cura dei binari su cui viaggiano tram e metro di mezzo mondo. E’ la Mecno Service con sede legale a Mestre, ma sedi operative a Salzano, che opera nei mercati internazionali dal 1997 ed è specializzata nella progettazione, costruzione e nell’esercizio di macchine molatrici.

Offre anche assistenza per la molatura e la riprofilatura di scambi e rotaie di linee tranviarie, metropolitane e ferroviarie. A fondarla Claudio Favaron nel 1980, oggi amministratore delegato, che dopo aver lavorato una decina di anni nel settore ha deciso di mettersi in proprio.

Dal 2008 l’azienda è presente anche nel mercato di tranvie monorotaia con la progettazione e costruzione di deviatoi e incroci monorotaia tipo Translohr. «Abbiamo deciso di puntare su brevetti nostri, innovando le tecnologie per il mercato tranviario e metropolitano», commenta l’ad Claudio Favaron, «Si tratta di un settore in grande espansione. Il nostro mercato principale è l’Europa, ma commesse arrivano da tutto il mondo: dalla Cina al Cile».

Mecno Service ha una presenza costante in Europa, Asia, America e Africa. Nei mercati più lontani opera in collaborazione con ditte locali. Il fatturato 2018 di Mecno Service ha chiuso sui 13 milioni e il 2019 dovrebbe essere in crescita, grazie al settore vendita. Attualmente i dipendenti diretti sono una trentina, mentre i collaboratori esterni sono una quindicina.

«Bisogna crescere in maniera costante e in equilibrio», aggiunge Favaron, «puntando su innovazione e servizi di assistenza qualificati. Attualmente siamo concentrati sul settore tram e metro, ma stiamo valutando in collaborazione con altre aziende di portare la nostra tecnologia anche sulle linee ferroviarie». Le macchine di Mecno Service hanno lavorato nelle linee della metropolitana di Barcellona, nell'alta velocità spagnola e a Singapore, e poi nella tranvia di Torino.

Gli scambi del tram di Mestre sono un brevetto della società di Salzano, che opera grazie ad una tecnologia ad ago elastico, un sistema retromeccanico dimostratosi molto affidabile. Mecno Service ha due officine meccaniche a Salzano (Venezia), su un’area di oltre 16.000 mq., dove vengono progettate, prodotte e revisionate dalle macchine molatrici, deviatoi e incroci monorotaia.

Qui si trova inoltre un binario di sperimentazione per migliorare costantemente le proprie macchine molatrici e offrire ai clienti prestazioni di molatura sempre più efficaci. Il metodo di molatura sviluppato da Mecno Service utilizza mole tangenziali posizionate lungo la rotaia in modo convergente ed inclinato in funzione del tipo di molatura che si desidera realizzare.

Grazie a questa particolare configurazione, le mole mantengono costante il loro profilo di usura indipendentemente dal profilo usurato della rotaia e la superficie da lavorare è molata diagonalmente rispetto alla direzione longitudinale della rotaia. Sostanzialmente, il consumo del materiale mola/rotaia rigenera continuamente il raggio del profilo della mola per cui il modulo di molatura è stato predisposto.

Mecno Service produce inoltre una linea completa di macchine molatrici per rotaie e scambi in grado di soddisfare le specifiche esigenze del trasporto urbano (tranvia e metro), regionale, intercity ed alta velocità. Le macchine molatrici della società veneziana sono equipaggiate con mole abrasive tangenziali (sistema brevettato) e si distinguono per l’assenza di elementi idraulici che possono causare pericolosi incendi. Una delle novità per il 2018 di Mecno Service riguarda il progetto di ampliamento della superficie operativa con la costruzione di un nuovo capannone a Salzano, in provincia di Venezia.

I lavori sono iniziati nel 2017, spinti dall’esigenza di ampliare l’area produttiva in virtù dell’aumento di richieste di servizi di molatura e acquisto di macchine molatrici. Il progetto ha visto l’edificazione di un nuovo capannone di 2000 mq di superficie coperta, che si espande fino a 5000 mq considerando anche i piazzali esterni per gli autotreni.

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