Veneto Lavoro: 81 mila posizioni in più, ma ad agosto il mercato rallenta

Nel mese di agosto la flessione (-4.336) è più marcata del ripiegamento di un anno prima (-1.322). È il dato centrale del periodico studio «La Bussola», dell'agenzia regionale, documento nel quale si evidenzia anche un rallentamento della curva a cominciare da maggio

Il mercato del lavoro in Veneto nei primi otto mesi dell'anno continua ad esprimere un saldo tra assunzioni e cessazioni positivo, pari a 81 mila posizioni di lavoro in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e con una accelerazione che si confronta con le +78 mila rilevate al 30 agosto 2022 sulla stessa data dell'anno prima, ma nel mese di agosto la flessione (-4.336) è più marcata del ripiegamento di un anno prima (-1.322).

È il dato centrale del periodico studio «La Bussola», dell'agenzia regionale Veneto Lavoro, documento nel quale si evidenzia anche un rallentamento della curva a cominciare da maggio.

Il bilancio, comunque, rimane positivo e più vivace rispetto ad un anno fa tranne che nelle province di Rovigo e Treviso in cui i rispettivi saldi positivi sono più deboli. Limitando l'osservazione al solo mese di agosto, il rapporto di Veneto Lavoro pone in risalto la contrazione delle posizioni nelle province di Treviso (-1.453) e di Vicenza (-1.183), con saldi che rimangono tuttavia vicini a quelli precedenti la pandemia.

Anche tutte le altre province ripiegano ad eccezione di Verona, in cui la differenza tra assunzioni e cessazioni è positiva per 185 unità. Per gli analisti «il saldo di agosto conferma il rallentamento della crescita già evidenziato nei mesi precedenti, come anche la diminuzione della mobilità complessiva del mercato del lavoro. Nel periodo gennaio-agosto le dinamiche positive registrate nel terziario continuano a contrapporsi e a compensare la flessione, via via più marcata, osservata invece per il settore industriale, soprattutto in alcuni suoi comparti, dopo i risultati particolarmente positivi registrati nel 2022».

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