In Veneto 2 disoccupati su 3 che si rivolgono ai centri per l'impiego trovano lavoro entro 12 mesi

Lo rileva l'Osservatorio di Veneto Lavoro analizzando i dati delle 140 mila persone che si presentano, ogni anno, presso gli uffici dell'ex collocamento

VENEZIA - Sono in media 140 mila le persone che in un anno si rivolgono ai Centri per l'Impiego del Veneto.

E due su tre trovano occupazione nel giro di 12 mesi.

Lo rileva l'Osservatorio di Veneto Lavoro il quale ricorda che dopo le riforme del lavoro, la condizione necessaria per vedersi riconosciuto lo stato di disoccupazione non è solo essere privi di impiego ma anche dichiararsi subito disponibili al lavoro o ad una politica attiva, attraverso il rilascio di un'apposita «dichiarazione di immediata disponibilità» (Did).

Un passaggio obbligato per accedere a gran parte degli ammortizzatori sociali e ad altre prestazioni di welfare. Veneto Lavoro si concentra sulle DID rilasciate, circa 140 mila.

I percorsi intrapresi dai disoccupati si suddividono in 4 tipologie principali: un periodo di disoccupazione di breve durata (inferiore all'anno) che interessa il 30% dei disoccupati; una disoccupazione superiore ai 12 mesi (10%); percorsi di precarietà nei quali si alternano periodi di disoccupazione e periodi di lavoro di breve durata (25-30%), che spesso si concludono con uno sbocco lavorativo di maggiore prospettiva; un periodo di disoccupazione di lunga durata (25%).

Analizzando i dati del 2016, su un totale di 138 mila disoccupati, 48.500 (35%) hanno trovato lavoro entro un anno, 6.300 (4,5%) hanno atteso oltre 12 mesi, 43.700 (31,6%) hanno iniziato un periodo di precarietà più o meno lungo e 34.700 (25,1%) sono rimasti in stato di disoccupazione.

«Grazie ai dati amministrativi di cui disponiamo - spiega l' assessore regionale al lavoro Elena Donazzan - possiamo sapere con estrema precisione chi sono gli utenti dei Centri per l' Impiego, ipotizzare il percorso che li attende nella ricerca di un nuovo lavoro e individuare i servizi di cui hanno maggiore bisogno. Questo ci permette anche di predisporre politiche attive funzionali alle esigenze dei nostri disoccupati».

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