Adecco, 600 candidati per 100 posti in fabbrica

lI Gruppo cerca personale per Abs, Modine, Sisecam e Taghleef Industries. «Ma in Friuli mancano le competenze tecniche»

Maura Delle Case

L’incrocio tra domanda e offerta di lavoro passa sempre più spesso dai recruiting, giornate in cui aziende e candidati s’incontrano, organizzate dalla direzione centrale Lavoro con Adecco Italia, che insieme sono artefici, tra l’altro, anche dell’evento in programma oggi a Muzzana del Turgnano. Una giornata che punta a reclutare 100 persone per altrettanti posti di lavoro in Abs, Modine, Sisecam e Taghleef Industries e che ha richiamato l’attenzione di un piccolo esercito di aspiranti lavoratori.

«Le candidature sono infatti quasi 600», fa sapere Stefania Marcolin, head of operations di Adecco Italia Spa in Fvg, un sistema che conta su 12 filiali più una a Portogruaro, 60 dipendenti e una rete di clienti forte di 500 imprese e 1.600 lavoratori, 700 dei quali assunti direttamente da Adecco a tempo indeterminato.

Forte di questi numeri, l’agenzia guarda al mercato del lavoro regionale da un punto di vista privilegiato, in grado di abbracciarne dinamiche ed evoluzioni, ed è sempre più spesso partner della Regione nell’organizzazione di giornate di reclutamento per alcune grandi realtà produttive, «una partnership, quella tra pubblico e privato realizzata in questa regione, che è un unicum, per nulla scontato» aggiunge la manager.

«Il lavoro in regione? C’è», chiarisce subito Marcolin, che altresì puntualizza come, semmai, a mancare siano le competenze tecniche ricercate dalle aziende, spesso da formare. Questa la grande sfida delle agenzie del lavoro: intercettare persone, anche provenienti da settori diversi, e reindirizzarle, accompagnarle verso nuove occupazioni, dando loro la formazione che serve, soft skills comprese.

Ma cosa significa, tradotto in numeri, che il lavoro in Fvg c’è? «Significa che 200, anche 300 persone da inserire al lavoro in questo momento ci farebbero comodo», dice Marcolin facendo due rapidi conti, sulla base delle richieste arrivate sulle scrivanie delle filiali regionali di Adecco dalle imprese del territorio.

Settori? «I più vari», continua la manager: «Servono addetti per le macchine a controllo numerico, per il magazzino, metalmeccanici, ma anche personale per il settore turistico, che si è svuotato di professionalità durante il Covid». L’ingrediente essenziale, prima ancora delle competenze, «che si possono formare», secondo Marcolin è «la voglia di mettersi in gioco, di ritrovare piacere nel lavoro».

Una sfida che investe tutti, giovani compresi. «Dobbiamo aiutarli a trovare la loro strada», continua la manager che tra le frecce all’arco di Adecco ricorda i contratti a tempo indeterminato, sempre più numerosi (come visto sono circa 700 su un totale di 1.600).

«Molti legano ancora il nostro lavoro al concetto di interinale, che dà l’idea di lavoro precario, quando invece l’assunzione sempre più spesso avviene a tempo indeterminato». Nella formula dello staff leasing, vale a dire del lavoro somministrato a tempo indeterminato, con tanto di welfare.

Qualche esempio? «Duemila euro l’anno di rimborso delle spese per il dentista e 100 euro per l’asilo nido, anche ai papà», ricorda Marcolin, che sottolinea poi l’impegno sul fronte della formazione. «Nel momento in cui scade il contratto con un’azienda, al lavoratore paghiamo un’indennità e lo coinvolgiamo nel reskilling così da garantirgli la rioccupabilità». —

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