La Regione Veneto approva adeguamenti a Marghera

Il provvedimento costituisce un passo fondamentale nel rilancio dell’area “Montesyndial”. L’Autorità di Sistema Portuale attende ora il necessario passaggio al DIPE per avviare la progettazione esecutiva del progetto di bonifica

VENEZIA. La Regione ha approvato l'adeguamento tecnico-funzionale del Piano Regolatore Portuale dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, che riguarda i lavori di arretramento della banchina del Canale Industriale Ovest di Marghera, in corrispondenza dell'ex Area Montesyndial. Il provvedimento è stato adottato dalla giunta veneta su relazione dell'assessore regionale alle infrastrutture Elisa De Berti di concerto con l'assessore allo sviluppo economico e alla riconversione del polo industriale di Porto Marghera Roberto Marcato.

Il provvedimento dalla Giunta regionale veneta costituisce un passo fondamentale nel percorso di rilancio dell’area “Montesyndial”. L’Autorità di Sistema Portuale attende ora il necessario passaggio al DIPE, Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, per avviare finalmente la progettazione esecutiva del progetto di bonifica che interesserà l’area posta sulla sponda sud del Canale Industriale Ovest di Porto Marghera.

Il primo stralcio dell’intervento, che riguarderà circa 18 ettari dell’area complessiva, consentirà, grazie al finanziamento di oltre 51 milioni di euro a carico del MISE, di arretrare la banchina e di dar seguito alle opere di bonifica e alla realizzazione dei piazzali del futuro terminal container.

Gli interventi di infrastrutturazione sfrutteranno le tecniche ingegneristiche più innovative a disposizione per riutilizzare al massimo i materiali puliti derivanti dall’opera di arretramento della banchina. La sperimentazione permetterà di limitare gli smaltimenti e quindi i costi di realizzazione dell’opera e si inserirà nel progetto europeo denominato GreenerSites.

«L’intervento della Regione Veneto – commenta Pino Musolino, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale - ci avvicina di un altro passo all’avvio dei lavori di recupero e di rilancio dell’area “Montesyndial”, un brownfield di oltre 80 ettari dove intendiamo realizzare un nuovo terminal dotato di un’accessibilità stradale e ferroviaria dedicata e di una banchina di circa 1.400 metri, in grado di consentire lo sviluppo del traffico container e di ospitare nel retro-banchina attività logistiche e di trasformazione leggera».

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