La competitività corre sulla fibra: troppe aree del Fvg ancora scoperte

I dati sono il futuro. Anzi, il presente. La loro velocità di trasmissione determina la competitività delle nostre imprese. Una consapevolezza acquisita che tuttavia va a sbattere contro una geografia della connettività veloce che vede molte zone, comprese quelle produttive, ancora sprovviste o comunque scarsamente coperte della banda ultralarga su rete fissa, la fiber to home (Ftth), un collegamento che porta la fibra ottica dalla centrale fin dentro case e aziende.
Con questo tipo di connessione è possibile superare la trasmissione di un Gigabit per secondo, che è l’obiettivo tecnologico fissato tanto dall’Europa quanto dall’Italia, il fondamento di Industria 5.0 e dei futuri processi di innovazione digitale in settori quali robotica, Iot, big data, realtà aumentata, internet of things, cloud computing solo per ricordarne alcuni.
Senza banda larga, tanto per chiarire, alle imprese viene precluso l’accesso a piattaforme e servizi che garantiscono il più alto grado di innovazione, e senza innovazione - vale la pena ricordare - non c’è ne sviluppo ne crescita.
Anno zero
A fronte di questo scenario ci sono distretti industriali che in termini di connessione Ftth sono all’anno zero. Secondo il Sole 24 Ore, che ha incrociato l’elenco dei 141 distretti presenti nell’ultimo censimento Istat e la Broadband Map consultabile sul sito dell’Agcom, 33 dei comuni che danno nome ai poli non c’è traccia di Ftth, in altri 19 si ferma all’1%.
Su 144 distretti, 52 sono dunque digitalmente svantaggiati. Collegati in larga parte con connessione Fiber to cabinet (Fttc), la fibra che si ferma agli armadietti stradali e che in certi casi non supera i 30 megabit al secondo, e nei migliori - rari - arriva a 300.
La situazione
Una condizione che non risparmia le zone produttive di Veneto e Fvg dove sono 11 i distretti con le connessioni meno veloci. In Friuli Venezia Giulia, la copertura è pari a zero nell’area distrettuale di Cividale del Friuli, non supera l’1% a san Giorgio di Nogaro. In Veneto, allo zero sono Feltre, Pieve di Cadore, Valdobbiadene, Cerea e Monselice, sotto l’1% Montagnana, Oderzo, Noventa Vicentina e Adria.
Coperture
Se dai distretti si allarga il quadro, considerando oltre agli indirizzi postali delle imprese quelli delle famiglie, la fotografia migliora pur restando in molti casi lontano dalla soglia del 50% di copertura fissata come obiettivo tanto dall’Ue quando dal Governo Meloni nella nuova Strategia per la banda ultralarga appena passata in consiglio dei ministri.
In Fvg
In Friuli Venezia Giulia grazie al contributo delle province di Udine e sopratutto di Trieste la media di copertura in Ftth è del 52%: la provincia giuliana tocca l’88% di copertura, seguita dal 51% di Udine, Gorizia si ferma al 43% ma è sopratutto Pordenone, vale a dire un territorio ad alta intensità manifatturiera, a restare indietro, inchiodato al 33%, vale a dire che solo un indirizzo su tre è collegato alla banda ultralarga.
In Veneto
In Veneto l’obiettivo è sfiorato, la media di copertura si attesta al 49,9%. A poter vantare la metà e oltre degli indirizzi connessi sono solo le province di Venezia, Padova e Verona, che vantano rispettivamente il 55% di connessione in Ftth le prime due, il 57% la terza. Le altre restano tutte sotto la soglia del 50%: a partire dal 46% di Vicenza per scendere poi al 44% di Rovigo, al 42% di Treviso e ancora al 34% di Belluno.
Riproduzione riservata © il Nord Est