Wärtsilä chiude un trimestre record: “Cercheremo soluzioni per i dipendenti di Trieste”
Nel corso della presentazione dei conti agli analisti in primo piano soprattutto la decisione di centralizzare la produzione di motori 4 tempi in Filandia chiudendo l'attività produttiva a Trieste, con un taglio di 450 addetti nello stabilimento di Bagnoli della Rosandra che ne occupa circa 970: «L'Italia e Trieste continueranno ad essere molto importanti per Wärtsilä in molte altre aree” ha detto l’ad

TRIESTE. Wartsila chiude un trimestre da record, segnando un aumento di fatturato del 24,4% per un totale di 1,41 miliardi di euro. Il segmento Marine Power, quello che crea i sistemi di propulsione per il settore navale, ha ottenuto un risultato in crescita rispetto al 2021.
La rinascita del trasporto marittimo da crociera ha determinato un aumento degli affari con un risultato operativo in crescita del 20%.
Nel corso della presentazione dei conti agli analisti in primo piano soprattutto la decisione di centralizzare la produzione di motori 4 tempi in Filandia chiudendo l'attività produttiva a Trieste, con un taglio di 450 addetti nello stabilimento di Bagnoli della Rosandra che ne occupa circa 970: «L'Italia e Trieste continueranno ad essere molto importanti per Wärtsilä in molte altre aree. Ci impegniamo a lavorare a stretto contatto con i sindacati e le istituzioni per identificare diverse soluzioni di supporto per i dipendenti coinvolti», sottolinea nella nota di presentazione dei conti l'amministratore delegato Hákan Agnevall.
Proprio ieri è stato convocato per mercoledì 27 luglio alle 15, al Mise, un tavolo urgente sul dossier. Alla riunione, alla presenza del ministro Giancarlo Giorgetti, la struttura di crisi coordinata da Luca Annibaletti ha invitato il ministro del lavoro Andrea Orlando, il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, il presidente e Ceo Hakan Agnevall ed il top management del gruppo finlandese.
Agnevall ha affermato nella nota di commento alla trimestrale che la fine della produzione di motori a 4 tempi a Trieste, in Italia, è stata ritenuta necessaria a causa di una sovraccapacità produttiva in Europa che ha imposto il ritorno della produzione a Vaasa.
Lo scenario macroeconomico per il colosso dei motori finlandese resta cupo: «Il secondo trimestre del 2022 è stato caratterizzato dall'incertezza nel contesto economico globale sullo sviluppo economico». ha affermato Agnevall.
Il Ceo ha ricordato i vari cigni neri sui mercati: le sanzioni alla Russia e la crisi energetica, i colli di bottiglia delle catene di approvvigionamento, l'inflazione dei costi e i blocchi legati alla pandemia in Cina. Wärtsilä ha anche chiarito di aver completato la sua uscita dalla Russia.
Riproduzione riservata © il Nord Est