Sì alla Electrolux. La Fiom di Porcia firma l’accordo sugli esuberi

Anche la Fiom di Porcia ha sottoscritto l’accordo sugli esuberi. «Lo abbiamo fatto – informa Walter Zoncolan, il coordinatore Rsu – perché non c’era alternativa. E comunque dopo aver consultato in assemblea i lavoratori, gli impiegati insieme agli operai. In questo modo evitiamo che Electrolux possa ritenere di avere mano libera e procedere eventualmente ai licenziamenti collettivi».
Le assemblee si sono tenute ieri ed il dibattito, animato dai delegati Fiom, Fim e Uilm, si sono soffermati in particolare sui 66 impiegati che dovranno lasciare lo stabilimento entro la fine dell’anno, sollecitati da incentivi che possono arrivare fino a 72 mila euro.
Ma una nuova incognita potrebbe palesarsi oggi, nel programmato incontro tra azienda e Rsu. «I rumors danno per probabile l’annuncio che il già ridotto budget di 707 mila lavatrici per il 2024 possa essere ulteriormente ridimensionato – anticipa Gianni Piccinin, segretario regionale della Fim Cisl -. Sarebbe un brutto segnale, perché significherebbe che il mercato degli elettrodomestici rimane in crisi, anziché riprendersi. E, come si sa, Porcia va incontro, a fine giugno, alla conclusione del primo periodo del contratto di solidarietà».
Fim e Uilm avevano sottoscritto l’accordo di Quarto d’Altino sugli esuberi ancora la scorsa settimana, accettando la proposizione delle segreterie nazionali.
«La Rsu Fiom di Pordenone e di altri siti non l’ha fatto – spiega Zoccolan – perché ci hanno proposto l’intesa pressoché a scatola chiusa. Quindi abbiamo rigettato il metodo, non il contenuto. Non ci siamo cioè opposti alla trasformazione degli esuberi (che sono complessivamente 153 nelle fabbriche italiane del gigante del freddo, ndr) in dimissione volontarie incentivate».
L’accordo è ora vigente, anche se alcune Rsu non hanno ancora sottoscritto l’intesa. «La Fiom di Susegana non lo farà, neppure dopo le assemblee dei lavoratori in programma la prossima settimana» fa sapere Augustin Breda, delegato storico della Rsu. Fim e Uilm, invece, hanno già proceduto. Anche nello stabilimento di Forlì ci sono delegati Fiom che si sono astenuti dalla sottoscrizione.
Oggi, intanto, la delegazione Rsu di Porcia cercherà di capire se a maggio scatteranno anche gli esuberi per gli operai, addirittura 94, come era stato ventilato a margine del confronto con l’azienda a Quarto d’Altino.
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