Sest (Lu-Ve) presenta al Mise il piano di riconversione di Acc: investimento da 6 milioni di euro

Sest ha intenzione di assumere 150 lavoratori su un totale di 250, anche se gli esuberi effettivi potrebbero secondo il commissario straordinario scendere a 35, fra pensionandi e coloro che già possono essere occupati altrove. Affermano i sindacati

BELLUNO. Al Ministero dello sviluppo economico si è svolto il tavolo sull’azienda Acc di Borgo Valbelluna, dopo che nelle scorse settimane era stata autorizzata l’offerta vincolante presentata dal gruppo LU-VE.

Nel corso dell’incontro l’azienda ha illustrato le linee guida del piano industriale che prevedono nei prossimi tre anni un investimento complessivo di 6 milioni di euro per la riconversione produttiva dello stabilimento bellunese di Acc, al fine di realizzare una stretta sinergia con il vicino sito Sest di Limana attivo nel settore degli scambiatori di calore ad aria.

Si sta inoltre lavorando per un percorso a tutela dei lavoratori che coinvolgerà anche il Ministero del Lavoro.

Al tavolo, presieduto dal coordinatore della struttura per le crisi di impresa del Mise Luca Annibaletti, hanno partecipato l’amministratore delegato gruppo LU-VE, il commissario straordinario di ACC, regione Veneto, enti locali, Confindustria locale e sindacati.

La struttura per le crisi di impresa del Mise proseguirà la sua attività di confronto per la definizione del percorso dì reindustrializzazione.

"Nell'incontro tenutosi oggi è stato confermato l'interessamento della società Sest del gruppo LU-VE per la realtà ex ACC-Wanbao. Sest ha intenzione di assumere 150 lavoratori su un totale di 250, anche se gli esuberi effettivi potrebbero secondo il commissario straordinario scendere a 35, fra pensionandi e coloro che già possono essere occupati altrove".

Scrivono Fim- Fiom- Uilm commentando il piano. "L'assunzione sarà preceduta da distacchi temporanei: i primi 40 distacchi inizieranno subito, per poi proseguire a scaglioni nell'arco di due anni e mezzo: 30 entro il gennaio 2023, 30 entro luglio 2023, 30 entro gennaio 2024 e i restanti 20 entro luglio 2024.

Sest occuperebbe quindi progressivamente gli spazi e i lavoratori della ex ACC- Wanbao di Mel per produrre non più compressori, ma scambiatori di calore. Gli investimenti ammonterebbero a 6 milioni di euro, più i 2 spesi per l'immobile. Come sindacato abbiamo espresso sollievo per l'arrivo di un compratore solido e italiano come LU-VE, anche se purtroppo dobbiamo constatare che il fallimento del progetto Italcomp, inizialmente lanciato dal Ministero dello Sviluppo economico e poi rinnegato, farà pagare un prezzo industriale e occupazionale non fosse altro che per i 400 lavoratori torinesi ex Embraco licenziati a gennaio.

Entrando nel merito abbiamo chiesto la proroga della procedura di amministrazione straordinaria anche al fine di garantire la massima copertura possibile in termini di ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori, ragion per cui abbiamo chiesto il coinvolgimento del Ministero del Lavoro; quanto meno sembra possibile prorogare la procedura di amministrazione fino a fine anno, per poi nel 2023 potere accedere alla cassa per cessazione.

Abbiamo inoltre chiesto la ricollocazione di coloro che purtroppo non saranno assorbiti. In tal senso abbiamo apprezzato la assunzione di responsabilità della Regione Veneto, presente nella persona dell'assessore Donazzan, a garantire la ricollocazione di tutti i lavoratori. Inizierà presto il confronto nell'ambito della procedura di cessione di azienda, che dovrà formalmente definire le condizioni di passaggio dei lavoratori".

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