Sci, l’altoatesina Hti sempre più leader negli impianti di risalita: pronte 80 nuove aperture

Dall’Europa alle Ande passando per gli Stati Uniti, High Technology Industries cresce in tutto il mondo

Stefano Vietina

Per il gruppo altoatesino High Technology Industries (HTI), leader mondiale delle tecnologie invernali, quella che si sta per aprire sarà una stagione da ricordare. Sono infatti ottanta i nuovi impianti sciistici pronti per il taglio del nastro, in Europa, tra Italia, Austria, Francia e Scandinavia; i nuovi impianti di risalita al Cerro Catedral, ai piedi delle Ande argentine; e poi gli Stati Uniti che da soli si apprestano ad inaugurare 28 impianti destinati agli sciatori nordamericani.

Un vero e proprio record, quest'ultimo, che rilancia il mercato d'oltreoceano post pandemia. "Per noi è motivo di grande orgoglio - spiega Anton Seeber, presidente di HTI - essere stati scelti dai più prestigiosi comprensori sciistici internazionali, che hanno voluto così affidarsi alle nostre soluzioni innovative accompagnate da una sempre crescente attenzione per la sostenibilità energetica e ambientale. I nostri elevati standard qualitativi saranno come sempre a servizio del comfort e della sicurezza degli sciatori".

Il Gruppo High Technology Industries è attivo nel settore degli impianti a fune (Leitner e Poma), dei battipista e veicoli cingolati (Prinoth), dell'innevamento programmato (Demaclenko) e dell'energia eolica (Leitwind). E conta oltre 3.800 collaboratori nel mondo. L'Europa al centro Italia, Austria, Francia e Scandinavia sono le aree nelle quali verrà inaugurato il maggior numero di nuovi impianti targati. Nel nostro Paese le aperture più significative saranno soprattutto al nord, dall'Alto Adige, dove ha sede il Gruppo, alla Valle d'Aosta passando per Piemonte e Trentino.

Tra le opere più attese quella di Monte Cavallo a Vipiteno, l'Alpe di Siusi, Breuil-Cervinia-Valtournenche, Sestriere e San Martino di Castrozza. In Austria tra cabinovie, seggiovie e soluzioni Telemix (un sistema adattabile alle singole esigenze), saranno otto i nuovi impianti di risalita, una quindicina in Francia, tra l'altro in stazioni sciistiche famose come Tignes, La Plagne e L'Alpe d'Huez, mentre l'area scandinava ne conta 12 con Svezia e Norvegia (Åre e Voss, in particolare). A completare il quadro europeo si aggiungono le nuove realizzazioni che caratterizzeranno diverse stazioni sciistiche in Svizzera e nei Balcani.

Il fenomeno statunitense

Se l'Europa continua a essere importante per l'attività di HTI per quanto riguarda il settore neve, in questo 2022 sono arrivati segnali importanti anche da altre zone sciistiche internazionali. Agli impianti argentini del Cerro Catedral a San Carlos de Bariloche, si affiancano infatti ben 28 nuove opere negli Stati Uniti. Un vero e proprio boom di commesse che dopo il forzato periodo di rallentamento dovuto alla crisi mondiale dettata dalla pandemia fa definitivamente ripartire il mercato d'oltreoceano con una spinta molto significativa. Nuovi impianti infatti sono stati realizzati nelle principali regioni dello sci americano, dal Montana allo Utah, al Colorado in località iconiche come Vail e Breckenridge.

Tecnologia e sostenibilità

Alla base del successo di HTI e del boom di nuove aperture di impianti sciistici nel 2022, si legge in una nota della società, c'è un mix di fattori: da una parte l'investimento sull'innovazione tecnologica, a garantire affidabilità, comfort e sicurezza, dall'altra la ricerca continua di soluzioni in grado di migliorare ancora la sostenibilità delle opere, sia da un punto di vista ambientale che energetico.

Su quest'ultimo punto un ruolo importante lo giocano il DirectDrive, sistema di azionamento che si distingue per efficienza, silenziosità, facilità di manutenzione e risparmio energetico; e l'EcoDrive, la tecnologia che adatta la velocità della funivia in base al numero di sciatori e consente di ridurre i consumi degli impianti del 20%. Non va poi dimenticato, nell'ottica dell'ottimizzazione delle risorse, Skadii, la piattaforma digitale brevettata per la gestione dei resort sciistici. Sono già 350 i resort sparsi nel mondo che si affidano a Skadii, in grado di rendere i processi e i flussi di lavoro delle stazioni sciistiche ancora più efficienti e gestibili.

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