Pizze surgelate in America: Roncadin già a 50 milioni

Un contributo corposo al fatturato consolidato del gruppo friulano produttore di pizze surgelate che prevede di raggiungere, a fine 2025, i 250 milioni di turnover, in forte crescita rispetto ai 203 milioni dell’anno precedente, chiuso con un Ebitda Margin del 9%.

A fare il punto, dall’altra sponda dell’Atlantico è l’amministratore delegato della compagnia, Dario Roncadin, volato negli Stati Uniti per celebrare insieme ai dipendenti del sito americano questo primo, grande risultato.

Una tappa nell’espansione che il gruppo progetta in Nord America per rispondere a una richiesta crescente del mercato.

Una piazza, quella a stelle e strisce, che Roncadin frequenta ormai regolarmente da 14 anni, prima con una commerciale, oggi come detto con un proprio sito produttivo.

«Prima il Covid, poi le difficoltà di passaggio dallo stretto di Suez e non ultimo i continui problemi sanitari legati alle carni, come la peste suina, che negli ultimi 24 mesi ne hanno impedito l’esportazione verso gli Usa, ci hanno spinti a dar corpo a questo investimento».

Non semplice da mettere a terra, in particolare per il reclutamento del personale.

«Prima trovare le persone, poi formarle, sia in ambito tecnico che produttivo, è stata un’impresa, ma ce l’abbiamo fatta: oggi – fa sapere l’ad – a Vernon Hills produciamo le pizze farcite con la carne, dal bacon al pollo, che in Usa sono le più richieste, completando la fornitura del mercato a stelle e strisce con una quota che viene ancora esportata dal nostro sito italiano».

Le pizze prodotte in Illinois coprono tutto il mercato nordamericano, Canada compreso, e sono destinate in parte al food service della ristorazione, ai brand di singole aziende e alle private label della grande distribuzione organizzata, un fronte che in questi giorni vede il gruppo friulano impegnato alla Plma di Chicago, la più grande fiera mondiale dedicata al mercato delle marche commerciali.

Grazie a una domanda in forte crescita, Roncadin si avvia a saturare la prima linea produttiva installata a Vernon Hills, prossima a raggiungere il massimo della sua capacità con 25 milioni di pizze prodotte l’anno. Un’accelerazione che ha indotto Roncadin a pianificare un nuovo investimento: «Stiamo progettando la posa di una seconda linea produttiva, per un valore di ulteriori 20 milioni di euro che si aggiungono ai 30 milioni messi a terra per acquisire lo stabilimento e installare la prima linea», fa sapere ancora l’ad.

L’azienda americana si affianca al quartier generale di Meduno e ai due siti aperti rispettivamente a Milano e a Verona nell’ambito del Roncalab, un progetto partito un paio di anni fa e dedicato alla produzione laboratoriale di prodotti di qualità come pinse e palline per pizza.

Complessivamente, oggi il gruppo dà lavoro a oltre mille persone, di cui 850 in Friuli.

Ancora Roncadin afferma: «Il mercato della pizza surgelata sta vivendo un momento particolarmente favorevole, anche in ragione del fatto che la pizza al ristorante ha visto una crescita importante dei prezzi, arrivati in Italia anche a 15-20 euro e in America a 30 dollari.

In questo quadro, la pizza surgelata, grazie alla crescente qualità del prodotto abbinato a un prezzo contenuto, rappresenta un’alternativa che sta via via guadagnando terreno».

In Italia, ma anche all’estero. Oggi il gruppo Roncadin genera i suoi ricavi all’80% oltre i confini nazionali.

Agli Usa, che sommando le esportazioni da Meduno e le vendite dirette dell’azienda americana rappresentano il primo mercato, si affianca l’Inghilterra, che è invece la prima piazza di destinazione per le pizze surgelate prodotte in provincia di Pordenone.—