Oscar Marchetto: “Ho creato Mestieri, sarà un polo di eccellenza del saper fare italiano: obiettivo 100 milioni di ricavi”

La società, parte del gruppo Somec, è già pronta per il lancio negli Stati Uniti, e poi si inizieranno ad aprire gli showroom nelle capitali dei principali mercati. «Il 2022 sarà per realizzare l’organizzazione nel 2023 inizieremo ad espanderci». Promette Marchetto.
Roberta Paolini

TREVISO. «Le idee mi vengono quando viaggio in giro per il mondo, in aereo, in mezzo alle persone. Noi italiani siamo riconosciuti ed invidiati per tre cose: la moda, il cibo e il nostro saper fare. Anche all’Expo di Dubai è espressione del saper fare degli artigiani. Io voglio fare questo, creare un brand riconosciuto nel mondo delle nostre capacità uniche. Voglio dare la possibilità a tutte queste piccole aziende, da 5, 10 o 15 milioni di euro di fatturato che sanno lavorare in modo unico i materiali: l’ebano, il marmo, le pelli, il bronzo, aziende che non hanno tante possibilità, lavorano ai massimi livelli, ma non hanno la forza di essere proiettati in mercati globali. Le mettiamo insieme e lavoriamo sui progetti tailor made di altissimo livello, nel civile per il segmento del retail, degli hotel, degli yacht. Parlo di interni di lusso super personalizzati un mercato che tra Europa e Stati Uniti fa 20 miliardi di euro all’anno».

Oscar Marchetto, presidente di Somec, tradisce, nel raccontare Mestieri, l’irrequietezza travolgente di chi vive di idee ed ha il talento, non comune, di saper dare loro una dimensione industriale. È quello che fa da tutta la vita, d’altronde. Ed è proprio questo il senso di Mestieri, una nuova società, controllata al 100 per cento dalla “sua” Somec, nata con l’obiettivo di ampliare il business della capogruppo e di rafforzarne la divisione di progettazione e creazione di interni di alta gamma.

«Una storia di eccellenze, con un patrimonio di referenze uniche al mondo, che possono ora contare sul coordinamento di una capofila che le incorpora e che si fa carico della gestione a tutto tondo dei progetti più complessi, aprendo loro le porte verso obiettivi sempre più ambiziosi” dice Marchetto. Il modello sarà quello dell’acquisizione della maggioranza del capitale per poter consolidare le singole realtà: «Gli imprenditori ovviamente resteranno dentro, abbiamo bisogno di loro, delle loro competenze, io sono il capitano e loro saranno i giocatori di un’unica squadra».

Mestieri ha dunque l’obiettivo di unire più realtà d’eccellenza italiane: «alcune di queste sono già presenti nel tessuto societario del nostro Gruppo, altre vi entreranno presto tramite nuove acquisizioni» spiega ancora Marchetto. Sarà un vero e proprio polo di competenze e conoscenze unite in perfetta sinergia tra loro e capace di garantire al meglio l’autonomia delle singole realtà.

«Grazie a Mestieri le aziende potranno competere per accedere a commesse di rilievo a livello internazionale, e saranno anche sgravate dalle impellenze burocratiche e commerciali sempre più gravose in ambito internazionale, potendosi concentrare sulla propria vocazione artigiana. Questa organizzazione ci consente sin d’ora di porci obiettivi ambiziosi: in tre anni Mestieri rappresenterà una sezione rilevante del nostro business e raggiungerà i 100 milioni di euro di fatturato, sia per linee interne sia per linee esterne, portando un contributo rilevante a tutto il Gruppo».

La società è già pronta per il lancio negli Stati Uniti, e poi si inizieranno ad aprire gli showroom nelle capitali dei principali mercati. «Il 2022 sarà per realizzare l’organizzazione nel 2023 inizieremo ad espanderci». Promette Marchetto.

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